Non ce l'ha fatta fabrizio frizzi a vincere quella battaglia che ci aveva confessato stesse combattendo ancora, dopo il malore che lo aveva colpito nell'ottobre scorso, e per le cui conseguenze si stava curando. "Tra un mese saprò se andrà meglio", aveva detto ai telespettatori che con lui seguivano i postumi della sua malattia.
A dare l'annuncio ci ha pensato la moglie
Una nota della moglie Carlotta ha fatto sapere che il marito ci aveva lasciato. E' successo stanotte per una improvvisa emorragia cerebrale, proprio quando Fabrizio aveva appena compiuto i suoi sessant'anni, e aveva detto "la vita è meravigliosa".
Con lui se ne va il fratello che tutti avremmo voluto avere, quello sempre con il sorriso stampato sulla faccia, sereno, gioviale, il ragazzo perbene, mai una parola fuori posto, insomma un uomo d'altri tempi.
Il malore lo aveva colpito durante la sua trasmissione
Ad ottobre si era sentito male durante la registrazione del suo programma, "L'Eredità", che conduceva su Rai 1. Per il pronto intervento dei suoi colleghi era stato immediatamente trasportato all'ospedale e, dopo il ricovero e le cure, era tornato a casa, provato, ma con tanta voglia di uscire da quel tunnel in cui improvvisamente era entrato, e di farlo per lui, ma soprattutto per la moglie Carlotta e per la loro figlioletta Stella, che amava immensamente e che era arrivata a colorare di gioia la sua età matura.
Lo ricorderemo per la sua disponibilità
Non esiste personaggio del mondo dello spettacolo che non lo abbia amato e non abbia trepidato per la sua sorte, anche se lui, negli ultimi tempi, tornato al timone dell'Eredità, al ritorno a casa sfuggiva i flash dei fotografi ed era parco di parole con chi gli chiedeva di lui, forse timoroso di sbilanciarsi troppo, di rilasciare dichiarazioni premature e avventate sulla sua salute.
Esordì con Il Barattolo nel 1980, nella tv dei ragazzi, a cui seguirono le trasmissioni Tandem e Pane e marmellata. Dopo queste ne vennero tante altre, da Scommettiamo che a Miss Italia, I soliti ignoti, e Tale e quale show. Fece persino il doppiatore per i film di animazione, e con allegria, perché Frizzi amava tutti, anche e soprattutto i bambini.
Napolitano lo nominò commendatore
Nel 2015 l'allora presidente della Repubblica Napolitano lo nominò commendatore, senza che lui ne rendesse partecipe nessuno, così riservato e schivo, orgoglioso dell'accaduto, considerava quello un fatto che non avrebbe cambiato nulla nel rapporto con chi con affetto lo seguiva al di là dello schermo. Ricalcava l'esempio di Corrado, Fabrizio, il suo stile, perché anche lui era stato come il suo predecessore, "un vero signore". Ed è così che lo vogliamo salutare: addio, Fabrizio. Sei stato uno dei pochi galantuomini del mondo dello spettacolo. Con te se ne va un pezzo di noi.