A ventiquattro ore di distanza dalla notizia della morte prematura di Fabrizio Frizzi, mentre una folla oceanica affolla la camera ardente per offrire un ultimo saluto ad uno dei conduttori più amati della televisione italiana, in rete c'è chi non rinuncia a spargere odio e insultarlo. Si tratta in particolare di estremisti animalisti e vegani, che sui social hanno commentato il decesso di Frizzi con post pieni di calunnie, offese e insulti dovuti al sostegno che il conduttore aveva offerto a Telethon nel corso della sua carriera. Telethon che per gli animalisti è colpevole di finanziare la sperimentazione animale, e dunque sostenerlo sarebbe rendersi complici della morte di numerosi animali.

Le offese sul web

L'odio di certe persone in rete non si ferma nemmeno di fronte alla morte, al dolore di una famiglia e al dramma di una bambina di appena 5 anni rimasta orfana. La colpa attribuita a fabrizio frizzi è quella di aver condotto varie volte le maratone televisive di Telethon per raccogliere donazioni dal pubblico. "Frizzi = Telethon = me**e abominevoli" commenta un utente. "Non posso provare compassione per chi ha condotto Telethon. Esiste il karma!" commenta un altro hater. Qualcuno arriva addirittura ad accusare Telethon di non aver salvato la vita al conduttore: "Telethon che sostenevi non ti ha salvato. Animali negli stabulari che patiscono senza motivo e che tu promuovevi".

Questi sono solo alcuni dei numerosi commenti di odio nei confronti del conduttore, e che comunque costituiscono una esigua minoranza rispetto a quelli di cordoglio e tristezza per la morte del conduttore.

Allestita la camera ardente

All'esterno della sede Rai si è creata una lunghissima fila di persone che vogliono omaggiare con un ultimo saluto il conduttore, tanto che l'orario di apertura è stato prolungato di un'ora per consentire a tutti di accedere alla camera ardente.

Una folla di oltre diecimila persone, composta da gente comune ma anche personaggi dello spettacolo. I funerali del conduttore avranno luogo domani, mercoledì 28 marzo a mezzogiorno, presso la chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. Nella sala degli Arazzi della sede Rai di viale Mazzini, che è rimasta aperta dalle 10.00 alle 19.00, sono entrate in media ogni ora 900 persone.

Tra i tanti intervenuti numerosi vip, da Marisa Laurito a Luca Giurato, Beppe e Rosario Fiorello, il presidente del Coni Giovanni Malagò, Flavio Insinna, Max Giusti, Luca Cordero di Montezemolo e molti altri, tra cui il premier dimissionario Paolo Gentiloni