Una faida familiare nata quarant’anni fa per questioni di eredità. nonno Mariano, 90 anni, vive con sua moglie Filippa nella casa in cui è nato. 'Non mi posso muovere da qui', ha detto l'anziano. Nelle prossime ore gli anziani coniugi, nonostante i problemi fisici, saranno allontanati dall’abitazione dove hanno vissuto per una vita e dove hanno cresciuto le figlie Daniela e Leonarda. ‘Sono carogne, mi ammazzano' - ha affermato l'uomo. Con un filo di voce, ma con estrema lucidità, Mariano ha raccontato a Le Iene di aver costruito con le sue mani la casa alla fine degli anni ‘50.

Ora l’uomo è immobilizzato a letto da una grave malattia: ‘Ho fatto il manovale in questa casa e vorrei morire qui’. La nipote del novantenne ha vinto l’immobile all’asta ed ora ne pretende il possesso. L’uomo ha spiegato che i medici gli hanno assolutamente vietato di muoversi, perché qualsiasi spostamento può essere fatale. La vicenda ruota intorno alla divisione dello stabile da parte del papà di Mariano con la sorella.

La disputa familiare per una sopraelevazione

Quest’ultima ha avuto in eredità l’appartamento al piano terra, mentre l’intero primo piano è stato assegnato al novantenne. Le figlie dell’uomo hanno spiegato che i problemi sono nati subito dopo la morte della zia per via di una sopraelevazione abusiva.

‘Non c’è mai stato nessuno in quella sopraelevazione...ci sono state sole le mie figlie a studiare’, ha detto il 90enne. La nipote ha iniziato una personale battaglia contro l’anziano, perché riteneva che la madre avesse subito un’ingiustizia. ‘Diceva: tu ti sei fatto due case e lei ne aveva una sola. Voleva vendicare la madre' - ha dichiarato una delle figlie.

Da quel momento è iniziata uno scontro infinito con la richiesta di far demolire l’appartamento che Mariano aveva illegittimamente costruito. Tra provocazioni e tensioni la nipote è riuscita ad ottenere dal comune un’ordinanza di sgombro dell’intera palazzina. Inoltre, il tribunale ha condannato Mariano all’eliminazione delle opere edilizie abusivamente realizzate ed al pagamento delle spese processuali.

Le figlie del novantenne hanno riferito a Le Iene che non hanno più un euro, perché hanno dovuto fronteggiare le spese legali per le azioni istruite dalla cugina.

Il provvedimento di sgombero e la sospensiva

Alla fine la proprietà dell’anziano è stata pignorata, messa all’asta e comprata dalla nipote. ‘Abbiamo riferito a nostra cugina che eravamo disposti a pagare 400 euro al mese per evitare spostamenti a mio padre, ma il marito ci ha consigliato di rivolgerci a Trivago’, hanno detto le figlie del 90enne. In seguito l’inviata delle Iene, Nina Palmieri, ha provato a contattare l’avvocato della congiunta per verificare la possibilità di trovare un accordo, ma non c’è stato nulla da fare. Dall’altra parte i medici hanno confermato la precarietà delle condizioni fisiche di Mariano: ‘Potrebbe morire’.

Ala fine l’ufficiale giudiziario ha concesso una proroga di un mese in attesa di poter trovare una soluzione che permetta al novantenne di trascorrere l’ultima parte della sua vita nell'abitazione dove è nato.