Scorrazzavano per le vie della città a bordo della loro potente auto, in compagnia di un revolver a tamburo, calibro 38 special, chiaramente con la matricola abrasa e quindi irriconoscibile. Alessandro Asunis, 39 anni, cagliaritano, ufficialmente disoccupato e con diversi precedenti penali alle spalle (anche per armi) e Fabio Murru, nato a Cagliari 30 anni fa, sono stati arrestati la scorsa mattina – durante un controllo in via Quirra - dagli agenti della Squadra Volanti della Polizia di Cagliari. Per loro l’accusa - come si legge nel verbale messo nero su bianco dagli agenti di Polizia - è di “concorso di porto d’arma clandestina e munizioni”.

In un pacchetto di sigarette gli investigatori hanno infatti recuperato quattro proiettili, dello stesso calibro di quello trovato nell’arma - senza però il tamburo. Ora i due giovani - dopo tutti i controlli di rito e dopo aver passato la notte in Questura, a Cagliari - si trovano rinchiusi in una cella del carcere di Uta, in attesa di essere sentiti dal magistrato di turno. Nelle tasche di Fabio Murru, tra l’altro, gli agenti di Polizia hanno anche recuperato 410 euro in banconote di piccolo taglio e un telefono cellulare di ultima generazione.

Un normale controllo di routine

Come spesso accade, anche la scorsa mattina – per le vie della città di Cagliari – diverse pattuglie della Squadra Volanti della Polizia, erano impegnate nel solito giro di controllo.

Una di queste – che transitava nel quartiere di Is Mirrionis – mentre si trovava in via Quirra, ha effettuato un posto di blocco, fermando due giovani a bordo di una Fiat Cinquecento Abarth. Alla guida Fabio Murru e nel sedile vicino Alessandro Asunis. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, i due – alla vista degli agenti – hanno subito dimostrato una certa agitazione.

Ed è stato proprio questo il motivo per cui gli agenti della Squadra Volanti hanno deciso di vederci chiaro ed hanno effettuato una perquisizione, molto minuziosa all’interno dell’autovettura.

La sorpresa

Quando i poliziotti hanno controllato cosa ci fosse nei sedili posteriori hanno avuto una sorpresa: sotto il tappetino - quello dietro il passeggero lato guida – gli agenti hanno trovato infatti un revolver a tamburo (a prima vista perfettamente funzionate), calibro 38 special, con un proiettile in canna e la matricola completamente abrasa.

Ma non solo – all’interno del vano oggetti – nascosti in un pacchetto di sigarette, sono spuntati altri quattro proiettili dello stesso calibro, senza tamburo, che uniti al ritrovamento della rivoltella, son costati ai due l’arresto per porto d’arma clandestina e munizioni, in concorso.