Le violenze sui minori continuano, violenze che vengono inflitte da persone di casa in luoghi abituali, persone sempre a contatto con il bambino in quanto genitore, sangue dello stesso sangue, che invece di seguirlo nella crescita tenta nella maniera più atroce del mondo di rovinargliela fisicamente e psicologicamente. Ancora oggi una storia di violenza genitore-figlie, ancora oggi, due vittime innocenti che dovranno sopportare ciò che gli è accaduto per tutta la vita.
Abusava delle figlie da oltre tre anni
Accade a Napoli, protagonista un padre di 45 anni di giugliano in Campania, che dopo essersi separato dalla moglie ha abusato delle due figlie, una adolescente e una di pochi anni, dal 2013 al 2017.
La violenza veniva inflitta in un giorno particolare, la domenica, quando le piccole si recavano a casa dei nonni paterni per salutare il padre, un saluto che durante le prime ore del pomeriggio si trasformava in abuso. Le indagini da parte dei carabinieri della Stazione di Napoli Pianura sono iniziate nel 2017 a seguito della denuncia fatta dalla madre delle due minori, le quali si erano confidate con lei, forse dopo aver capito, crescendo, che ciò che subivano non era affatto un gioco, o forse semplicemente perché il coraggio aveva superato di gran lunga la paura, tanto da riuscire finalmente a farle scappare dal "mostro".
Il racconto delle vittime è genuino e riporta fatti inquietanti
Il Procuratore Francesco Greco ha sentito presso la procura le due minori, che con l'aiuto di una psicologa hanno raccontato ciò che ha denunciato la mamma aggiungendo fatti, che come viene riportato in una nota risultano "inquietanti".
Per verificare se il racconto delle vittime fosse veritiero si è anche disposta una consulenza psicologica, la quale ha confermato la genuinità della storia, dichiarando le due vittime "attendibili e idonee a rendere testimonianza". Per accertare i fatti si è dovuti anche ricorrere a una consulenza medica, riscontro che afferma che ciò che è stato raccontato dalle minori è verità cosi come le varie testimonianze di persone informate sui fatti.
L'uomo, se così si può definire, è agli arresti domiciliari.
Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save The Children, ha dichiarato appunto oggi, che è di notevole urgenza predisporre misure efficaci per proteggere questi bambini da chi invece di accudirli tenta di abusarne. "Si deve ricorrere a qualsiasi strumento chiaro e definito che riesca a far capire sia agli adolescenti che ai bambini un sospetto di abuso o comunque un rischio che con una tempestiva denuncia possa evitare il peggio. Dobbiamo creare un sistema con al centro le loro esigenze, aumentandone la consapevolezza e soprattutto la sicurezza di un sostegno".