I militari dell'arma di Padova hanno tratto in arresto in flagranza di reato un’infermiera 33enne romena, accusata di numerosi furti e prelievi fraudolenti per migliaia di euro, effettuati mediante carte di credito sottratte a poveri malcapitati. La straniera è stata incastrata grazie alla indagini eseguite dai carabinieri, i quali si sono avvalsi di telecamere nascoste poste all'interno di una struttura sanitaria. Dalle immagini riprese dal sistema di monitoraggio, è emerso che la rumena si era impossessata del bancomat di un anziano ricoverato nel centro assistenziale.

La 33enne, che aveva da tempo domicilio a Padova, è risultata avere già precedenti penali.

Il blitz che ha portato le manette ai polsi dell'infermiera

La straniera, divisa dal marito, viveva da diverso tempo in Italia ed era stata assunta come infermiera dall’azienda ospedaliera di Padova. Le indagini sono state avviate grazie alla denuncia di un anziano, che si era accorto di alcuni prelievi dalla sua carta di credito avuti luogo durante il ricovero presso il reparto di ortopedia del nosocomio padovano. I militari, in seguito alla verifica di diverse ipotesi, hanno deciso di installare delle telecamere nella stanza del paziente. L'infermiera, è stata così scoperta mentre si appropriava del bancomat del sessantenne, dopo essersi intrufolata nella sua stanza presso l'Opera Immacolata Concezione.

La donna, pensando di non essere notata e approfittando di un momento di riposo della vittima, ha sottratto la carta di credito dal portafogli, che l'uomo custodiva vicino al letto, poi si è celermente data alla fuga. In un secondo momento la romena si è recata ad uno sportello bancomat, dove però è stata arrestata dai carabinieri in flagranza.

Il modus operandi

Dalle indagini è emerso che la 33enne, sfruttando le proprie mansioni di infermiera, riusciva ad avvicinare sia i pazienti ricoverati in ospedale che i colleghi di lavoro. Con questi ultimi spesso instaurava dei rapporti intimi e dopo aver acquisito la fiducia provvedeva a sottrarre carte di credito e contanti.

L’infermiera, ora reclusa nel penitenziario di Verona, è accusata di aver sottratto 2.550 euro a un cinquantaquattrenne marocchino e oltre trentamila euro ad altre vittime. Tra i malcapitati anche un giovane che faceva volontariato presso la struttura assistenziale, il ragazzo ha raccontato che dopo essere stato sedotto è stato addormentato e poi ripulito. A distanza di qualche giorno si è accorto che erano improvvisamente spariti dal suo conto 5mila euro, soldi che la donna avrebbe inviato in romania. Un altro uomo ha raccontato invece che la straniera è entrata in intimità con lui e poi gli ha sottratto 18 mila euro presi direttamente dalla cassaforte di casa.

Gli investigatori ritengono che le vittime sia numerose ed invitano a sporgere denuncia.