La prima metropoli statunitense a vietare la vendita di pellicce animali è San Francisco ed il divieto scatterà l'anno prossimo. Così ha deciso il "Consiglio di sorveglianza" della città, scatenando l'ira dei commercianti ed il plauso degli animalisti. La metropoli californiana ha fatto suo un provvedimento che blocca la commercializzazione di pellicce, acquisendo il primato di prima città degli Usa a proteggere gli animali da pelliccia. Il voto, sostenuto dai membri del Consiglio di sorveglianza della città, mira a difendere, come spiega il portavoce del consiglio Katy Tang su Twitter, chi non ha l'uso della parola per difendersi da sé.

La decisione è stata unanime, i membri hanno raccolto 10 voti positivi e 0 negativi, per cui dal prossimo gennaio sarà impossibile vendere abbigliamento o accessori in pelliccia. La città di San Francisco si rivela per l'ennesima volta la più progressista di tutto il Paese.

Una vittoria per chi difende gli animali

La portavoce spiega che non sarà più ammesso fare profitto sulla "pelle" degli animali e le associazioni per i diritti degli animali cantano vittoria. Una vittoria storica, da sottolineare per far sì che altre città seguano l'esempio di San Francisco. E infatti in altri piccoli centri californiani è scattato lo stesso divieto: a West Hollywood e Berkeley, non si vendono fin d'ora pellicce nuove.

Dello stesso parere sono due grandi nomi della moda italiana, Versace e Furla, che sotto richiesta dell'Humane Society International, la società mondiale per i diritti degli animali, hanno dichiarato di smettere di usare pellicce, come hanno fatto già da tempo anche Armani, Gucci e nel mondo Calvin Klein, Hugo Boss, Ralph Lauren e Michael Kors.

A breve anche in Gran Bretagna si deciderà sul divieto di vendere pellicce, mentre la Repubblica Ceca mira ad eliminare il problema alla radice, ovvero vietare direttamente gli allevamenti di animali da pelliccia. Il divieto di allevarli è già attivo in Austria, Regno Unito, Olanda e nella vicina Svizzera. Ogni anno muoiono ancora 50 milioni di animali solo per usare la loro pelle o pelliccia e il messaggio del divieto è chiaro, salvaguardare gli animali.

Il malcontento tra i commercianti

Gli unici che criticano il divieto e le sue conseguenze sono i commercianti, spaventati dal voto di San Francisco, che si aspettano un impatto negativo sulle entrate. L'indotto economico relativo alla commercializzazione di pellicce, infatti, è stimato tra gli 11 e i 40 milioni di dollari. Sono minimo 30 i rivenditori di questa tipologia di abbigliamento soltanto nell'area turistica del centro della città, la famosa Union Square.