Un Terremoto di magnitudo 3.9 della scala Richter ha colpito il l'Appennino Centro-Settentrionale, in Emilia Romagna. Secondo il centro di calcolo sismologico EMSC, che condivide i dati forniti dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma avrebbe avuto il suo esatto epicentro 9 chilometri a nord rispetto a Bagno di Romagna, comune che ospita all'incirca 6 mila abitanti, e 38 chilometri ad ovest di Acquaviva, noto borgo dello Stato di San Marino, con una popolazione che arriva a sfiorare 2 mila residenti. Secondo l'INGV sono almeno 9 i comuni inun raggio di 20 chilometri dall'epicentro: Santa Sofia (il più vicino), Bagno di Romagna, Galatea, Civitella di Romagna, Verghereto, Sarsina, Premilcuore, Portico e San Benedetto e Rocca San Casciano.
Sempre secondo i dati forniti da EMSC e INGV l'ipocentro del sisma sarebbe stato calcolato intorno agli 8 chiloemtri di profondità. Per questo motivo la scossa è stata notevolmente avvertita dalla popolazione locale sita sull'Appennino Romagnolo. Le vibrazioni, tuttavia, sono state percepite fino (ed oltre) 100 chilometri di distanza: a nord fino a Forlì, città dell'omonima provincia interessata dal terremoto; a sud fino a Bibbiena e Sansepolcro in provincia di Arezzo, a Siena e fino ad Assisi in Umbria e ad Ancona, sulla costa Marchigiana. Non si hanno al momento notizie di danni o vittime.
Sismicità media sull'Appennino Romagnolo
Come ormai sappiamo tutto la Dorsale Appenninica, dalla Liguria fino alla Calabria, presenta una forte attività sismica.
La Romagna, di tutte le regioni attraversate dall'Appennino, è forse una di quelle che trema meno frequentemente e con meno intensità. Tuttavia, archivi storici alla mano, sappiamo che la provincia di Forlì-Cesena, è stata ripetutamente interessata anche da eventi molto forti in passato.
Fra il 19 e il 20 Ottobre 1768, una scossa molto forte, di magnitudo stimata intorno a 5.8 della scala Richter, ha colpito l'Appennino forlivese, creando danni in superficie fino all'VIII-IX grado della scala Mercalli.
Il 13 Giugno 1948, sull'Appennino Tosco Romagnolo, con epicentro forse vicino a Sansepolcro, un sisma di magnitudo 4.9 della scala Richter provocò almeno 1 vittima ed ebbe un'intensità macrosismica pari al VII-VIII grado della scala Mercalli.
Oggi scossa anche in Liguria
Un'altra scossa di magnitudo 2.4, secondo INGV, aveva colpito questa mattina la Liguria Occidentale, con epicentro a Taggia, ed è stata chiaramente avvertita dalla popolazione locale.