Era il 2014 quando l'allora Ministro della Difesa, Angelino Alfano, all'interno del "decreto stadi" inserì la sperimentazione del Taser (la pistola elettrica), attraverso un emendamento del deputato di Forza Italia, Gregorio Fontana. Lo stesso promotore dell'atto si disse soddisfatto in quanto l'arma, non essendo letale e in grado di bloccare il sospetto per qualche secondo e quindi di ridurre i rischi sia per le forze dell'ordine che per il sospetto, evitando il più possibile il contatto fisico e senza creare danni eccessivi; citando come esempi positivi Paesi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Canada) le quali forze di Polizia hanno in dotazione da anni la pistola elettrica, sottolineandone l'efficacia.

È di questi giorni la notizia che l'introduzione voluta dall'ex Ministro della Difesa, avrà il suo effetto nel breve periodo. La documentazione finale è stata firmata dal Capo della direzione Anticrimine e vede sei città scelte per la Sperimentazione e si tratta di: Brindisi, Catania, Caserta, Milano, Padova e Reggio Emilia, nelle quali Questure verrano recapitati 30 taser in totale, per un periodo di tre mesi. Una volta finito il periodo di addestramento degli agenti, le nuove armi potranno entrare in azione.

Taser, favorevoli e contrari

Se da una parte il Taser è benvisto da molte Nazioni e, per ultimo anche dall'Italia, anche grazie allo studio commissionato dal National Institute of Justice (un organo governativo USA) nel quale si sono presi in esame 1000 soggetti colpiti dal taser e solo lo 0,3% ha dovuto ricorrere alle cure mediche a causa delle cadute e non direttamente dalle scosse rilasciate dall'arma.

Di parere totalmente contrario sono l'ONU e Amnesty International: le Nazione Unite nel 2007 hanno inserito la pistola elettrica nella lista degli strumenti di tortura, Amnesty invece ne ha chiesto il ritiro in quanto ha riscontrato, negli anni tra il 2001 e il 2008, in America del Nord (proprio i Paesi presi come esempi positivi da Fontana), oltre 300 decessi causati dall'utilizzo di quest'arma.

Svariati sono i casi di persone decedute a causa dell'utilizzo dell'arma a marchio USA, iniziando, appunto, dagli stessi Stati Uniti d'America e Canada passando per i casi registrati in Australia dove venne ucciso un ladro di biscotti, continuando con il ragazzo morto in Francia dopo una rissa sedata con la Gendarmeria francese con la pistola elettrica e per finire con il decesso dell'ex giocatore dell'Aston Villa, Dalian Atkinson, dovuto ad arresto cardiaco a causa dell'utilizzo del Taser da parte della Polizia inglese.