Era diventato padre da soli cinque giorni. Sarebbe dovuto essere il momento più felice della sua vita e invece una disperazione, forse solo in parte manifesta, lo ha annientato. E ieri è stato il giorno più sofferto, è stato anche l'ultimo. Tragedia a Roma: all'Ospedale Fatebenefratelli di Roma, situato all'Isola Tiberina, un neopapà di 44 anni, dopo essere stato a trovare la compagna e il figlio neonato, si è tolto la vita lanciandosi da un terrazzo al terzo piano della struttura e finendo sul greto del Tevere. Inutili i tentativi di rianimarlo.
Gesti normali, poi il suicidio
Ha scelto l'ospedale dove la moglie era ancora ricoverata, avendo partorito da appena cinque giorni, per togliersi la vita. Difficile dire se sia trattato di un gesto premeditato o di un impulso al culmine comunque di un lungo percorso di sofferenza psichica giunta a livelli insostenibili: era sembrato un visitatore come tanti e niente avrebbe mai potuto far pensare a un simile epilogo tragico. Ieri il neopapà era stato a trovare la compagna e il figlio che sembra sia ricoverato in terapia intensiva neonatale. Durante la visita ha compiuto gesti ordinari, come un qualsiasi ospite: è stato visto prendere un caffé al distributore automatico, berlo guardando il Tevere.
Poi è salito su una terrazza dove c'è un'area fumatori ed è stato visto parlare al telefono. Una volta finita la conversazione, l'azione inaspettata e irreparabile. Ha scavalcato una recinzione e si è lanciato dal terzo piano. Nel salto di diversi metri, il corpo ha sbattuto contro una balaustra per poi atterrare su una banchina del fiume Tevere.
I soccorsi
A dare l'allarme verso le 12 è stato proprio il personale della struttura ospedaliera, i primi a intervenire sono stati alcuni infermieri. Con loro i Vigili del fuoco, anche i sommozzatori del nucleo fluviale e di quello speleo alpino fluviale che hanno recuperato il corpo prima che venisse trascinato via dall'acqua.
I tentativi di rianimarlo sono stati inutili, per l'uomo non c'era più nulla da fare.
Possibili cause
I carabinieri della compagnia di Trastevere giunti sul posto hanno avviato immediatamente le indagini: a lungo sono stati ascoltati testimoni e familiari della vittima accorsi non appena hanno appreso la terribile notizia e a quanto pare il neopapà soffriva di Depressione e aveva perso il lavoro di recente. Difficile capire cosa l'abbia spinto ad uccidersi. Non è escluso che in una condizione di sofferenza psichica estrema, la nascita del figlio abbia aggravato l'angoscia radicandosi nell'uomo la paura di non poter provvedere al sostentamento della sua famiglia e del bambino appena nato. Non sembra abbia lasciato alcun biglietto d'addio.