Il mistero del doppio avvelenamento con gas nervino a Salisbury (cittadina del Sud dell'Inghilterra) continua e per cercare di andare a fondo e scoprire tutti i particolari ancora in sospeso, Teresa May (già preoccupata per le trattative per la Brexit) non esita e chiama l'esercito a presidiare la zona.
Circa 180 militari sono stati inviati per controllare a tappeto i luoghi dell'attentato all'ex spia russa e alla figlia: si tratta di esperti della Royal Marines e della Raf in guerra chimica e decontaminazione. Il gruppo è composito e comprende Istruttori del Centro Radiologico e Biologico chimico della Difesa e il 29° Gruppo per gli ordigni esplosivi, esperti nello smaltimento bombe.
Gli uomini sono incaricati di controllare, trovare e isolare ogni persona e/o oggetto che può essersi contaminato dalla vicinanza con i due colpiti, per esempio è stata trovata un'auto della polizia a quanto pare contaminata, coperta con un telone protettivo e subito portata via da un veicolo dell'Esercito per i procedimenti relativi.
La Polizia metropolitana di Salisbury, in una dichiarazione, ha detto di aver richiesto l'invio di personale competente dell'Esercito allo scopo "di rimuovere un certo numero di veicoli e oggetti dalla scena", comprese le ambulanze usate per l'assistenza alle vittime. Intanto l'ex Colonnello della sicurezza militare russa e la figlia sono ancora ricoverati in condizioni critiche.
Il perché dell'esercito
Dietro l'atteggiamento della May sta una crescente preoccupazione, non solo inglese, di un possibile cambiamento nella strategia terroristica da parte di individui, di gruppi e gruppuscoli e di "stati canaglia" riguardo all'uso di armi chimiche (e batteriologiche) al posto delle classiche bombe.
La preoccupazione è grande e al di là delle affermazioni di Boris Johnson di cancellare la partecipazione della Gran Bretagna ai Campionati Mondiali in Russia, Lord West (ex Primo Lord del Mare e Ministro della Sicurezza) ha affermato:
"Se è una Nazione che l'ha fatto, è assolutamente inaccettabile, è quasi un atto di guerra.
Permettere a qualcosa come un agente nervino di essere usato in un altro Paese, per qualunque motivo, è semplicemente oltraggioso". Intanto il Ministro degli Esteri Russo Sergei Lavrov ha negato il coinvolgimento della Russia nell'attentato.
Come Alexander Litvinenko
Quanto successo a Salisbury ha fatto immediatamente pensare a quanto successo nel 2006 in Uk ad Alexander Livtinenko, anch'egli ex agente dei Servizi Segreti russi e successivamente dissidente ed esiliato come "rifugiato politico" in Gran Bretagna.
Livtinenko morì nel 2006 fu ucciso da un avvelenamento da radiazione per Polonio-210, un isotopo radioattivo del Polonio, in modalità poco chiare, esattamente come oggi è poco chiaro come sia avvenuto l'avvelenamento da gas nervino. Prima di morire, Livtinenko accusò apertamente il Presidente Vladimir Putin del suo omicidio come anche di quello della giornalista Anna Politovskaja. Anche allora parecchie persone erano state contaminate e così tracce di Polonio erano state trovate su due aerei della British Airways con conseguente controllo di 33.000 passeggeri.
La panchina o la casa?
Dai controlli effettuati pare che il centro dell'avvelenamento di Skripal e della figlia Yulia sia la casa dei due e non la panchina dove i due sono stati trovati svenuti nel pomeriggio di Domenica 4 Marzo.
A queste conclusioni gli investigatori sono giunti in seguito ad un fatto evidente: il poliziotto più grave che è caduto in coma non è quello che ha soccorso i due all'esterno, ma il primo che ha controllato la casa dei due. In più il poliziotto gravissimo non è mai stato in contatto con gli avvelenati e per di più il medico che li ha soccorsi, non sapendo ancora di cosa si trattasse (quindi, senza precauzioni), non si è ammalato.
Si stanno chiarendo alcuni sospetti su quanto è accaduto: probabilmente a portare in casa il gas è stata la stessa figlia. Yulia, infatti, era arrivata sabato dalla Russia per trovare il padre e portava in valigia un "dono" non meglio precisato" di -amici-, che a quanto pare, amici non lo erano affatto.
Pochi milligrammi della sostanza potevano essere stati occultati in una torta o in una bottiglia di vodka.
Le reazioni
Da una parte la Russia spreca le battute del tipo "La Gran Bretagna non è sicura per i traditori e fare il traditore è uno dei mestieri più pericolosi del mondo", battute pronunciate da un commentatore della Televisione russa.
Dall'altra la Gran Bretagna sta pensando alle contromisure e la May è in costante contatto con Usa e Nato: si parla di boicottare i Campionati Mondiali e di chiedere ai Paesi amici di fare lo stesso in quanto "in questa atmosfera diventa difficile immaginare che l'Inghilterra possa prendere parte ai Mondiali".