Due coniugi di Torino sono stati vittima di uno spiacevole episodio in seguito al consumo di tonno fresco. I due hanno acquistato il pesce in pescheria: l'alimento proveniva dalla Spagna. I coniugi sono stati intossicati da livelli di istamina che superavano sei volti i limiti consentiti per legge. Per fortuna le ripercussioni sull'organismo non sono stati così così gravi.

I dettagli sulla vicenda

I due coniugi contagiati dalla sindrome di sgombroide sono finiti per forza di cose in ospedale e lì i medici hanno prescritto loro una cura a base di cortisone e antistaminici.

L'Istituto Zooprofilattico di Torino ha condotto delle ricerche sui residue del pasto consumato dai due coniugi e all'interno della pescheria sullo stesso lotto di tonno usato dai contagiati ma in confezione integra. Dalle analisi è emerso un alto livello di istamina in tutto il campionario ed è stata dunque dichiarata la positività alla sindrome di sgombroide.

In Piemonte questo è il primo caso del genere. La sindrome in questione può manifestarsi con diversi sintomi, come nausea, diarrea, cefalea, prurito, dolori addominali ecc.: è il secondo tipo più frequente di intossicazione da prodotti ittici. Molto spesso questa non viene individuata facilmente perchè confusa con una probabile allergia alimentare.

L'Asl di Torino si sta mobilitando per l'invio di una denuncia alla magistratura e ci ha tenuto inoltre a precisare che un livello di istamina così alto (sei volte il limite consentito) è dovuto alla cattiva conservazione del prodotto in questione, in questo caso il tonno. La contaminazione può manifestarsi per via di un inappropriato trattamento del pesce durante l'immagazzinamento o la lavorazione.

L'istamina è molto pericolosa perché resistente anche se il cibo viene cotto.

Tanti i casi registrati in Spagna

Lo scorso anno in Spagna sono stati registrati più di 100 casi di persone contagiate dalla di sindrome di sgombroide. Il Ministero della Salute spagnolo aveva fatto pubblicare un avviso sul sito del Ministero della Salute italiano per quanto riguarda i prodotti ittici provenienti da tale paese.

L'ente spagnolo aveva messo in allerta coloro che avessero acquistato del tonno proveniente dal loro paese a partire dal 25 aprile 2017 e aveva invitato i consumatori controllare che questo non fosse stato prodotto dalla ditta Garciden. In tal caso la nota esortava a non consumare il prodotto acquistato. Adesso spetterà alle indagini stabilire a chi è da attribuire la colpa per il non rispetto delle norme alimentari ai danni degli ignari consumatori.