C'è in rosa cipria ma anche in ciclamino acceso, in giallo fosforescente e in senape come in azzurro tenue. Non manca la possibilità di scelta per regalarsi una morte 'a colori'. A ciascuno la sua bara di nuovissima concezione. Non solo mobili e arredi per i vivi: al 'Fuorisalone' inizaitiva parallela al Salone del mobile, grandissimo evento di arte, moda e design che si apre a Milano il 17 aprile, ieri è stata presentata una 'Funeral collection' denominata 'Potalove'. Si tratta di una collezione di casse da morto caratterizzate dal design essenziale e da cromatismi allegri e sgragianti.

Bare buone per i morti ma anche per i vivi perché si prestano ad essere utilizzate o riutilizzate come oggetti d'arredo in casa. Sono state proposte da Rosalba Piccinni, artista che si autodefinisce "cantafiorista", perché cantante e specializzata nel design floreale. Almeno fino a che non ha indossato anche la veste di design dell'oltre vita.

La morte si fa bella

La morte si aggiorna, si fa bella, diventa glamour. La bara, oggetto simbolo del trapasso, perde quell'aspetto tetro che finora ha sempre avuto per diventare un'accogliente e colorata scatola. Ieri il feretro d'ultima generazione, elegante e colorato, è stato presentato nel corso del Fuorisalone milanese con una performance fuori dagli schemi: un vero e proprio corteo funebre che è stato realizzato in collaborazione con una vera società di servizi cimiteriali, culminato in un 'Funeral Party' che si è tenuto in uno spazio industriale dismesso di Milano dove gli ospiti hanno ballato per tutta la sera.

Dalle bare foderate con tessuto floreale, i musicisti, tra cui i i pianisti Danilo Rea e Ramin Bahrami, hanno suonato brani funebri che di solito accompagnano le gioiose sfilate funebri di New Orleans, per poi approdare in uno spazio dove a piedi nudi nella terra si è svolta la festa. L'idea è di svecchiare e alleggerire il rito funebre prendendo esempio da una certa tradizione anglosassone, dalla scelta dei fiori a quella della musica, fino all'idea complessiva di una cerimonia non lugubre ma gioiosa.

Anche cambiando l'estetica degli oggetti legati alla morte grazie al design che li libera da una visione troppo austera e tradizionale.

Bara e urna personalizzabili

Bara e urne della collezione 'Potalove' diventano oggetti di design belli a vedersi. Al cliente la possibilità di personalizzarli scegliendo colori, rivestimenti, superfici e interni, così che modo d'essere e convinzioni del destinatario possano liberamente manifestarsi nella certezza che il prezzo è più che accessibile.

Vivaci oggetti d'uso domestico

All'ideatrice di questa collezione Rosalba Piccinni, l'idea è venuta dopo la morte di persone a lei care e la partecipazione a funerali che la dicono lunga sul nostro approccio all'ultima dimora. Un atteggiamento che andrebbe svecchiato e alleggerito facendo in modo che la dipartita di qualcuno non resti solo un momento di dolore, ma diventi occasione di condivisione con familiari e amici: "per poterlo essere, mi sono sempre più convinta che fosse necessario cambiare l’estetica a partire dalle bare, che dovrebbero essere l’ultimo oggetto di design a cui una persona nella sua vita si lega". E per questo, gli oggetti della collezione in una logica di versatilità e riuso, possono essere sistemati in casa e utilizzati come panche, box, contenitori.

Dopo la funzione funebre o anche prima di diventare arredo di chi se ne va. Un po' come facevano i nostri avi, gli etruschi, che realizzavano tombe simili alle case in cui non mancavano oggetti di vita quotidiana e sulle pareti del sepolcro c'erano strisce affrescate con vivaci e indovinati accostamenti di colori.