Una notte di fuoco, furti e totale follia, costata cara ad Andrea Pintadu, 28 anni, originario di Porto Torres, che la scorsa notte è stato arrestato dai Carabinieri della cittadina turritana (dopo un lungo inseguimento), con le pesanti accuse di furto aggravato, incendio e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane – dopo aver trascorso la notte nella caserma dei militari – nella scorsa mattinata è stato giudicato per direttissima, ed il giudice ha convalidato l’arresto effettuato in flagranza di reato (il primo in questi anni costellati da incendi dolosi).

Ora infatti il 26enne si trova agli arresti domiciliari. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, Andrea Pintadu la scorsa notte - quando da poco erano passate le due – avrebbe messo fuoco volontariamente a due automobili, nel quartiere di “Serra Li Pozzi”, a Porto Torres (la terza a Sorso) e avrebbe anche rubato altre due vetture, che gli sarebbero servite per fuggire alla cattura dei Carabinieri. Il giovane infatti – volto molto conosciuto dalle forze dell’ordine (ha diversi precedenti penali per vari reati) – la scorsa notte dopo essere stato “beccato” in flagranza di reato, ha cercato di sfuggire all’inseguimento dei militari, allertati da alcuni ragazzi che l’avevano visto mente dava fuoco alle auto e si allontanava a piedi.

Poi – dopo essersi impossessato di un’altra autovettura – Pintadu si è dato ad una fuga rocambolesca per le vie di Porto Torres, fino ad arrivare alle campagne della Romangia, braccato dai Carabinieri che l’hanno immobilizzato ed arrestato.

Una fuga rocambolesca

Secondo l’accusa, Andrea Pintadu - la scorsa notte – armato di benzina, avrebbe prima dato fuoco ad una Fiat Bravo di proprietà di un Carabiniere (distruggendola), in via dei Ginepri, a Porto Torres.

Poi – nella stessa strada – avrebbe incendiato, sempre con la benzina, anche una Citroen C4 di proprietà di un operaio. Non ancora contento – per fuggire ai suoi inseguitori (era stato visto da alcuni giovani che hanno avvertito i Carabinieri) - avrebbe rubato anche una Fiat Multipla e si sarebbe dato alla fuga verso la cittadina di Sorso dove – in periferia – avrebbe cercato di far perdere le sue tracce, incendiando anche l’ultima auto rubata, con la quale aveva raggiunto Porto Torres.

Da quel momento in poi – per pochissimo tempo – il giovane è riuscito a far perdere le sue tracce, fino a quando dopo brevissime ricerche è stato individuato dai Carabinieri nel centro abitato di Sennori.

La fuga a casa

Il giovane – alla vista dei militari – ha tentato il tutto per tutto e si è dato nuovamente alla fuga per le campagne del paese. Braccato dai Carabinieri, è stato arrestato prima che potesse raggiungere la propria abitazione, dove voleva disfarsi degli abiti utilizzati durante la notte, per poi indossarne degli altri. I Carabinieri però – sotto la direzione del capitano Romolo Mastrolia – sono riusciti a bloccarlo prima che potesse compiere qualche altro gesto assurdo. Lui ha cercato di giustificarsi – dicendo che nulla aveva fatto – ma sentiti i testimoni (che l’hanno riconosciuto) e visionate le telecamere di sicurezza installate nel quartiere residenziale dove ha appiccato gli incendi, i Carabinieri sono riusciti a chiudere il cerchio e Andrea Pintadu è stato arrestato praticamente in flagranza di reato.