Il sito web Butac (lo smascheratore di fake news ) gestito da Michelangelo Coltelli è stato posto a sequestro preventivo dal Tribunale di Bologna. Il mondo del web si sta chiedendo cosa sia veramente successo e quali siano le cause che hanno portato all'oscuramento del website. Butac è molto conosciuto nella rete anche sui social dove vanta un seguito di 127.717 persone. Un antidoto/vaccino contro le "notizie tarocche" che si diffondono in rete e diventano virali. L'acronimo di Butac è Bufale un tanto al chilo e, nel corso degli anni, ha permesso di smascherare molte corbellerie diffuse nel mondo digitale e spacciate per notizie vere.

Prima è nata la bufala e poi l'antibufala come fenomeno di contrasto ad una piaga diffusasi all'apice del successo dei social network come Facebook.

Butac offline: la motivazione di Michelangelo Coltelli

La motivazione è quella di diffamazione, per un fatto risalente al 2015. Lo comunica Michelangelo stesso con un post sul suo profilo Facebook: Butac è offline causa sequestro preventivo. Abbiamo ricevuto una querela per diffamazione per un articolo pubblicato su BUTAC nel 2015 da parte di un medico iscritto all'Ordine Nazionale. Michelangelo spiega come si stia lavorando con gli avvocati per ottenere il dissequestro. Ha fiducia nelle istituzioni con cui ha più volte collaborato quando il caso lo richiedeva. Si riapre, quindi, un diverbio noto da tempo sulla libertà di parola, libertà di espressione, libertà di esposizione.

Dove termina la propria libertà e dove inizia la diffamazione nei confronti del prossimo? Il limite spesso diventa sottile e dare un giudizio non è semplice, ma molto complesso. Questo sequestro potrebbe però creare un grave precedente nella giustizia e portare all'oscuramento in futuro di analoghi siti web per le stesse motivazioni.

Se da una parte quindi va tutelata la persona, dall'altra parte va tutelata la libertà di espressione. Siamo di fronte ad un bivio che porterà, molto probabilmente, a dei radicali cambi di regolamentazione. Il web è un mondo virtuale sempre più popolato, la parola a volte diventa un pericolo per qualche individuo. Siamo sicuri che la censura possa essere la soluzione di tutti i mali? Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime ore, nel frattempo auguriamo a Michelangelo il ritorno in campo il più presto possibile. Un ritorno in campo che sarà sicuramente più forte di prima.