Il quotidiano turco "Hurriyet" riferisce di un caccatorpediniere, il Donald Cook, della Marina americana che avrebbe lasciato il porto cipriota di Larnaca per dirigersi pericolosamente verso le acque territoriali della Siria.

Proprio nelle recenti ore, il presidente Usa Trump aveva dichiarato la volontà di agire militarmente entro le 24/48 ore: sembra che ci siamo! Questa volontà era stata sottolineata nella telefonata tra Donald Trump e il presidente francese Emmanuel Macron. Il presidente Usa avrebbe annunciato una forte risposta all'attacco chimico di tre giorni fa a Douma ad opera, sembrerebbe, del regime.

L'incontro con i Leader militari

Il presente Trump, incontrando i suoi capi militari, ha detto a gran voce di non poter permettere ciò nel mondo, soprattutto quando si è in grado di fermarlo, come lo sono appunto gli Stati Uniti d'America grazie alla loro potenza, definendo la propria nazione la più grande "forza combattente al mondo". Proprio in virtù di ciò si stavano valutando decisioni gravi e importanti in risposta all'attacco nei pressi di Damasco.

In queste ore tutte le basi aeroportuali e militari siriane sono in massima allerta proprio per tali minacce di attacchi americani. Secondo l'Ondus (Osservatorio Nazionale per i Diritti Umani in Siria), citando fonti militari, anche le forze armate della Russia e dell'Iran presenti sul territorio a sostegno di Assad, sono in massimo allerta.

Ad ora i media Siriani non smentiscono l'avvistamento del cacciatorpediniere Usa.

Il Cacciatorpediniere

Secondo il quotidiano turco già citato "Hurriyet", la nave da guerra statunitense si troverebbe a 100 km dal porto siriano di Tartus, porto presidiato da una base della Marina militare russa. Anche il Wall Street Journal riferisce la notizia che la nave starebbe diretta verso le coste della Siria.

Intanto il cacciatorpediniere Usa Donald Cook, sempre secondo l'Hurriyet, sarebbe stato "disturbato" nella sua avanzata da alcuni jet russi che avrebbero sorvolato a bassa quota la nave mentre si avvicinava alle acque territoriali russe.

Che sia questo l'inizio dell'annunciata "mossa militare forte" del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump?

Dal Cremlino, il portavoce del governo Dmitri Peskov dichiara che gli Usa si "rifiutano di affrontare la realtà e cercano colpevoli per l'uso di armi chimiche", quasi sbeffeggiando le manovre degli Stati Uniti e riducendole ad una mera "caccia alle streghe".