E' passata poco più di una settimana dal fatto di cronaca che ha visto come sfortunato protagonista un arbitro di appena 18 anni, colpito con due cazzotti da un giocatore che era stato espulso nel corso di una gara.

E' lo sconcertante episodio accaduto allo stadio 'Dorico' de L'Aquila, durante la gara di terza categoria tra il Piano San Lazzaro e la squadra locale. Un calciatore aquilano, il n. 10 l'attaccante Mihai Coman, 29enne romeno, viene espulso per proteste, a venti minuti dalla fine della gara quando le squadre si trovavano sul risultato di parità 1-1.

La decisione dell'arbitro era scaturita dopo un fallo fischiato a sfavore dell'attaccante romeno, all'altezza del centrocampo.

Dopo l'espulsione l'arbitro viene colpito da due cazzotti

Il calciatore avrebbe perso la testa e si sarebbe accanito contro il direttore insultandolo e spintonandolo ripetutamente. Da qui la giusta espulsione e la violenta reazione del giocatore che colpiva con un cazzotto in pieno volto il povero arbitro. Ma non è finita qui in quanto dopo l'intervento degli altri giocatori che cercavano di sedare la situazione, Coman ha raggiunti di nuovo l'arbitro e gli ha sferrato un altro terribile pugno. La gara è stata sospesa ed il direttore di gara è stato trasportato dalla Croce Rossa all'ospedale di Torrette per gli accertamenti del caso.

Il gesto è stato visto dai familiari dello stesso Coman accorsi allo stadio per incitare il loro ragazzo, ma purtroppo hanno potuto 'ammirare' solo le sue doti di violento boxer.

Oltre all'ambulanza della Croce Rossa, sul posto sono intervenuti i Carabinieri del luogo per redigere il verbale e ricostruire l'accaduto. La società abruzzese ha voluto condannare il deprecabile gesto del calciatore che come riportato in una nota, 'un gesto di un singolo getta cattiva luce su tutta la squadra'.

Giudice Sportivo, maxi squalifica di 3 anni

Qualche giorno fa, è arrivata la maxi squalifica del giocatore che dovrà stare lontano dai campi di gioco per 3 anni, esattamente, fino all'11 aprile 2021. Questa la decisione del giudice sportivo che ha multato di mille euro la società de L'Aquila e ha decretato la vittoria a tavolino per 0-3 in favore della squadra del Piano San Lazzaro.

Il referto rimarca in maniera inequivocabile il gesto folle e sconsiderato del calciatore Coman che non si è 'accontentato' di colpire il direttore di gara una prima volta ma come riportato 'al triplice fischio il Coman riusciva a divincolarsi da alcuni suoi compagni e, reiterando nelle offese, sferrava un altro pugno all’arbitro colpendolo allo zigomo sinistro facendolo barcollare'.

Il giovane arbitro è stato dimesso con un referto di 10 gg di prognosi per le ferite riportate e lo stesso giudice sportivo ha sottolineato che, 'l’episodio non sarebbe stato segnato da un gesto d’impeto, ma volontario e finalizzato a ledere l’integrità fisica dell’arbitro'.