La nuova vita dopo una discreta carriera nel ciclismo professionistico non è stata per niente tranquilla per Luca De Angeli. L’ex corridore, già pro con le maglie di Mercatone Uno e Fassa Bortolo tra le altre, è finito di nuovo nei guai. De Angeli è stato condannato in primo grado a 10 anni di reclusione per tentato omicidio nei confronti di un vicino di casa, uscito fortunatamente indenne dal gesto. Non è la prima volta che l’ex atleta versiliese è protagonista delle pagine di cronaca nera, tra risse ed aggressioni che hanno segnato gli anni successivi al termine della carriera.

De Angeli, 10 anni in primo grado

Quello di Luca De Angeli non è un nome altisonante nel mondo del Ciclismo professionistico. Classe ’76, toscano di Pietrasanta, l’atleta aveva debuttato tra i pro nella stagione 2000 con la Mercatone Uno, la squadra di Marco Pantani che quell’anno vinse il Giro d’Italia con Stefano Garzelli. De Angeli rimase fino al 2002 con la Mercatone, per poi passare alla Colombia Selle Italia, quindi alla Fassa Bortolo, per poi concludere l’avventura nel ciclismo pro nel 2005 di nuovo alla Colombia Selle Italia.

Nel 2003 partecipò al Giro d’Italia, ottenendo un 12° posto come miglior risultato di tappa. Nei suoi anni da professionista non conquistò nessuna vittoria, segnalandosi come buon gregario e riscuotendo la fiducia di squadre importanti in quegli anni come la Mercatone e la Fassa Bortolo.

Dopo la conclusione della carriera da corridore ha guidato il Team under 23 De Angeli Versilia Marmi, che ha chiuso i battenti nel 2015. Ora il nome dell’ex corridore è tornato alla ribalta per una vicenda giudiziaria che è arrivata alla sentenza di primo grado. De Angeli è stato condannato a 10 anni di reclusione per tentato omicidio dopo aver sparato dei colpi di pistola ad un vicino di casa al culmine di una discussione nata per un posto auto condominiale.

Una lunga serie di precedenti

Nella vita di Luca De Angeli questo episodio non arriva come un fulmine a ciel sereno. Già in passato l’ex corridore era stato protagonista di vicende particolarmente turbolente. Nel 2010 fu denunciato per aver preso a pugni tre vigili che lo avevano fermato per un controllo. L’anno successivo fu accoltellato in una vicenda che non è mai stata del tutto chiarita.

Nel 2012 poi mandò un uomo in ospedale con un grave trauma cranico dopo averlo pestato. Anche allora il motivo fu piuttosto futile, una banale discussione per una manovra in auto.

L’ex corridore finì in carcere già allora, e dietro le sbarre si trova nuovamente dallo scorso 18 ottobre, la data dell’ultimo fattaccio. Quel giorno De Angeli sparò a Adil El Gazi, un marocchino di 36 anni con cui stava litigando per il parcheggio condominiale. La sentenza di primo grado l’ha condannato a dieci anni per tentato omicidio, mentre la difesa del corridore aveva chiesto la derubricazione dell’accusa a lesioni, in quanto non ci sarebbe stata l’intenzione di uccidere ma solo di spaventare il giovane marocchino, uscito indenne dalla sparatoria.