La sicurezza dei beni alimentari dovrebbe essere la priorità di ogni produttore e distributore di prodotti, ma a volte possono capitare brutte sorprese. Gli imballaggi utilizzati per gli articoli alimentari, in particolar modo i prodotti freschi, devono poter garantire tranquillità in merito all'assenza di agenti inquinanti o addirittura la presenza di macro organismi che possono minare la salute del consumatore.
Un topo nell'insalata
Una coppia della provincia di Genova è stata protagonista di una brutta disavventura. Avevano comprato una busta di insalata fresca al supermercato e in seguito anche in parte consumata, per poi accorgersi che all'interno della confezione c'era un topo morto.
Appena fatta la tremenda scoperta i due coniugi si sono rivolti direttamente all'ASL di Fiumara, dipartimento igiene, dove sono stati sottoposti a cure antibiotiche in via preventiva. Il ratto invece è stato preso in carico dall'ASL e poi inviato ai laboratori Arpal, ovvero l'agenzia che ha l'incarico di fare controlli sanitari su cibo e bevande. Il direttore dell'ASL 3 di Genova ha accolto la coppia e dichiarato che a parte qualche momento di disgusto non ci sono state conseguenze sanitarie. La Asl una volta avviato i controlli sul contenuto della busta di insalata ha poi chiamato i colleghi bergamaschi, città dove ha sede l'azienda che ha prodotto e poi distribuito il prodotto. Grazie alla segnalazione i controlli sono scattati anche in Lombardia, dove sono state controllate le buste di quel marchio di insalata.
La verdura fresca era stata acquistata in un supermarket genovese e il lotto di quell'insalata era ormai esaurito, e dunque non è stato possibile controllare altre confezioni. La proprietà del supermercato, però, ha comunque preferito ritirare tutte le confezioni in vendita di quel marchio. Visto che il lotto in questione ormai non era più in vendita l'ASL non ha diramato alcuna allerta alimentare, con conseguente ritiro dalla vendita.
Altri episodi simili
Nelle buste di insalata non è così raro trovare brutte sorprese, o meglio questa non è la prima volta che accade. Già nel 2013 in Germania scattò un'allarme riguardo ad alcune verdure importate dal nostro Paese che erano contaminate da veleno per topi. Sempre in quell'anno poi, un ragazzo originario del Belgio, trovò nel suo pacco di insalata una rana viva. Dopo aver denunciato l'accaduto il ragazzo decise anche di adottarla.