Quanti bambini sulla soglia dei 2 anni si ammalano con febbre o raffreddore? Quanti invece improvvisamente da una banale febbre vanno in arresto cardiaco? Mercoledì 4 aprile 2018, un bimbo di 18 mesi viene portato all'ospedale Maggiore di Parma, in evidente arresto cardiaco.

Morire di febbre

Secondo quanto riportato dai genitori del bimbo di 18 mesi, gli era stata somministrata una tachipirina per abbassare la temperatura corporea, ma in breve tempo il piccolo già stava malissimo e le condizioni si andavano sempre più ad aggravare. Pochi giorni prima del mercoledì 4 aprile, il bimbo già accusava un po' di febbre e raffreddore.

Mercoledì la situazione crolla: arresto cardiaco e corsa in ospedale!

Non si ritiene che il piccolo avesse particolari patologie tali da essere causa del tragico evento. Sul corpo del bimbo non si rilevano segni di violenza o maltrattamenti che si possano ricondurre all'aggravarsi della sua condizione clinica. Sgomento tra i medici e la popolazione di Parma.

L'autopsia

Probabilmente settimane, o più, il tempo che ci vorrà per avere un esito certo dall'autopsia disposta sul corpicino del bimbo. Disposti anche esami tossicologici, per verificare l'ingerimento di sostanze che possano aver minato la condizione fisica, o che possano aver scatenato patologie latenti di cui non si era a conoscenza.

I genitori

Cittadino tunisino il padre, di Parma la madre, hanno altri due figli. Avrebbero detto di aver somministrato al bimbo, in seguito deceduto, una tachipirina per abbassare la febbre presente già pochi giorni prima. Mercoledì 4 aprile la corsa in ospedale.

La procura di Parma ha aperto un fascicolo di indagine

La procura di Parma ha aperto un fascicolo di indagine per "morte come conseguenza di altro reato", senza indagati.

Un atto dovuto, vista l'apparente assenza di cause ben definite che hanno portato al decesso del bimbo. Gli esiti dell'autopsia saranno fondamentali nell'inchiesta, che andrà a delineare le condizioni generali di salute del piccolo, per escludere eventuali patologie o traumi, altrimenti si dovranno seguire altre piste investigative.

L'ospedale Maggiore di Parma è un'Azienda ospedaliera-universitaria ad alta specializzazione che si avvalora della presenza della facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Parma. Offre servizi di diagnosi, riabilitativi e terapeutici, ed è un importante punto di riferimento di traumatologia e neurochirurgia per l'Emilia nord-occidentale. Le province più interessate dai servizi dell'ospedale sono Parma, Reggio Emilia e Piacenza.