Nibiru continua a far parlare di sé, ma il problema principale oggi, è dato dal fatto che le teorie catastrofiste presenti sulla rete godono al momento di una diffusione virale senza pari, e purtroppo questo avviene anche se sono prive di un valido supporto scientifico. La data presunta della collisione tra il Pianeta X e la terra, ora è prevista tra pochi giorni, esattamente il 23 aprile 2018, ma vediamo di capire meglio e soprattutto di non confondere, gli studi attuali sul pianeta e le profezie catastrofiche che parlano di un Apocalisse imminente.

La profezia di David Meade

La notizia uscita in questi giorni, alimenta la teoria del ricercatore David Meade, secondo il quale, una stella che lui chiama 'un binomio binario del nostro Sole' sta arrivando verso di noi in direzione del Polo Sud, portando con sé ben sette corpi orbitanti', tra cui Nibiru o planet x, il gigantesco pianeta blu che si dirige verso il pianeta Terra.

In un’intervista al Daily Star, Meade ha dichiarato che gli esseri umani sono ora in pericolo imminente, perché il passaggio di Nibiru sta già influendo sull'asse terrestre e i relativi campi gravitazionali. 'Sperimenteremo condizioni metereologiche insolite, tempeste, forte vulcanismo e attività sismiche, che avranno un picco massimo nel mese di agosto' dice Meade, quindi, quando il Pianeta X si avvicinerà molto alla Terra, si scateneranno violente eruzioni e tzunami apocalittici.

Gli studi più recenti su Nibiru

L'astrofisico Gianluca Masi, alla guida del Virtual Telescope contrasta con sicurezza la teoria di Meade: 'Non c'è nessuna base scientifica a sostegno della fantasiosa ipotesi', afferma Masi, e secondo lui, il pianeta ha mancato diverse volte all'appuntamento con l'Apocalisse: troppe le date infatti annunciate per la realizzazione di questa collisione, prevista prima nel 2003, poi nel 2012 e ora alle porte tra pochi giorni.

Scoprire la verità su Nibiru spetta esclusivamente ai ricercatori: gli astrofisici Konstantin Batygin e Mike Brown, hanno affermato e pubblicato uno studio che confermerebbe l'esistenza del grande pianeta: analizzando infatti le orbite irregolari di corpi oltre la fascia di Nettuno, hanno scoperto che con molta probabilità queste irregolarità, sarebbero generate dall'esistenza di un grande pianeta.

Secondo il loro studio che ha passato la prima fase in base ai modelli matematici, la massa di Nibiru sarebbe ben 10 volte più grande di quella della Terra. I ricercatori sono ora impegnati nella prova conclusiva: rendere visibile il pianeta, usando sofisticate fotocamere a raggi infrarossi, data l'impossibilità dell'occhio umano di vederlo,in quanto molto probabilmente Nibiru emette proprio raggi infrarossi.

Il pensiero di Mordasini

Una ricerca a cui partecipa attivamente anche Christoph Mordasini, astrofisico presso l’Università di Berna: 'Al più tardi in cinque o dieci anni sapremo se esiste davvero', afferma Mordasini. I telescopi infatti diventano sempre più potenti e in grado di individuare i corpi celesti luminosi.

'Se è davvero così grande, allora sarà possibile individuarlo con i telescopi più moderni', spiega Mordasini, sottolineando che l'unità di misura usata oggi per indicare la luminosità dei corpi celesti, è chiamata magnitudine: il pianeta Nibiru avrebbe una magnitudine di 24 mentre gli strumenti attuali, riescono a raggiungere al massimo la magnitudine 22.

Gli scienziati e gli astrofisici di tutto il mondo si occupano di sostenere questi studi, in quanto Nibiru potrebbe veramente essere l'ultimo pianeta del nostro Sistema Solare. Oltre quindi alle teorie complottiste e alle profezie apocalittiche, è doveroso conoscere e seguire le notizie che ne parlano, basate su reali studi scientifici che annuncerebbero al mondo semmai, una scoperta che cambierebbe i libri di scuola, e aprirebbe una nuova strada alla coscienza universale.