Un caso arrivato alla Corte di Appello di Napoli ha sollevato un insolito quesito: si può chiedere l’annullamento del matrimonio, se il coniuge soffre di Depressione?

La moglie in questione avrebbe dichiarato di non sapere nulla della malattia del marito, dal momento che la coppia non ha mai convissuto prima di sposarsi né il matrimonio è stato preceduto da lunghi anni di frequentazione. Non sapendo come reagire davanti alle crisi depressive di lui, che gli impedivano di avere rapporti sessuali, di coltivare interessi o anche di avere la forza per lavorare, lei ha deciso di provare a richiedere l’annullamento del matrimonio, ribadendo con forza la sua ignoranza circa la depressione del marito [VIDEO]. Da quanto dichiara il coniuge, però, con tanto di prove alla mano, la moglie non sarebbe stata così ignara come dice, anzi: lui le ha parlato più volte delle sue fantasie suicide, dei suoi problemi a tessere relazioni sociali, dei farmaci che assumeva.

La moglie, allora, ha provato a difendersi, ribadendo che sì, qualcosa sapeva, ma non che la depressione di cui il coniuge soffriva fosse così profonda e invalidante, decidendo di richiedere lo stesso l’annullamento. Ma è giusto farlo e, soprattutto, lo si può davvero fare?

Qual è il motivo per richiedere l’annullamento ?

La moglie ha fatto richiesta per ottenere l’annullamento, appellandosi ad una condizione in particolare: quella sull’errore circa la presenza di una malattia, fisica o psicologica che sia. Per appellarsi a questo, però, bisogna dimostrare che la moglie fosse all’oscuro della depressione del coniuge, prima di sposarsi. Precisamente, tre sono le condizioni che devono sussistere:

  • il marito doveva soffrire di depressione (in questo specifico caso) prima di sposarsi;
  • la moglie non doveva saperlo
  • il disturbo chiamato in causa deve essere serio e importante, come può esserlo la depressione

Cruciale, in questo come negli altri casi simili, è che non ci sia consapevolezza della malattia.

Ma è giusto volere l’annullamento perché il coniuge soffre di depressione? La Corte di Assise di Napoli intanto ha detto di no, vietando l’annullamento, soprattutto davanti alle prove evidenti che dimostravano la consapevolezza della moglie riguardo la depressione del marito.

È giusto chiedere l’annullamento in questo caso?

Questo sembra uno di quei casi in cui sembra facile stabilire chi ha torto e chi ha ragione, ma facile purtroppo non lo è mai.

La domanda che questo caso ha sollevato è, inevitabilmente, spinosa. La depressione, infatti, si può rivelare una malattia invalidante per chi ne soffre e per chi vive accanto a queste persone, creando situazioni di vita difficili da affrontare. Il desiderio della moglie di sfuggire a tale onere, allora, non deve sorprendere.

L’aspetto di questo caso che più lascia perplessi è il fatto che lei, comunque, sapesse cosa stesse passando il marito, ne era consapevole, sebbene abbia provato a negarlo. Probabilmente, visto che hanno convissuto solo dopo essersi sposati, lei non aveva mai sperimentato sulla sua pelle, prima del matrimonio, la gravità che può comportare una malattia come la depressione, sottovalutandola. La donna si è sentita spiazzata, impotente e, non sapendo come reagire, ha scelto la strada più estrema e sbagliata: richiedere l’annullamento. Ma il matrimonio non dovrebbe essere "in salute e in malattia"? Se ami una persona a tal punto dal decidere di sposarla, non dovresti volerla aiutare [VIDEO], o almeno provarci, invece di scappare via?

Certo, parlare è sempre più facile.

Ma per quanto possa essere comprensibile il senso di inadeguatezza della moglie davanti ad una situazione complessa quale è la depressione, chiedere l’annullamento del matrimonio è stata una decisione fin troppo estrema. Esistono altri modi, come la separazione o il divorzio. Prima di ricorrere a decisioni sempre drastiche, però, si potrebbe almeno provare ad aiutare il coniuge malato che, purtroppo, non è in grado di aiutarsi da solo. Una persona che soffre di depressione, infatti, dovrebbe ricevere sostegno dalle persone a lei care e che ama, non un rifiuto. La moglie, chiedendo l'annullamento, non solo ha negato al marito la possibilità di un percorso di aiuto e di sostegno da provare a percorrere insieme, ma potrebbe aver causato anche un peggioramento delle condizioni del coniuge. Il marito si sarà sentito come un peso per la consorte, pensando, probabilmente, di aver deluso la moglie, di aver fallito ancora.