Era considerato il 'colpo giusto'. I rapinatori, cinque persone in tutto, erano a conoscenza del notevole patrimonio in preziosi che le anziane signore, madre e figlia (rispettivamente di 96 e 74 anni di età), possedevano nella propria abitazione: gioielli, collane e bracciali in oro, orologi, accumulati nel corso degli anni, grazie ad una delle passioni del fratello di una delle due, grandissimo collezionista di preziosi. La banda di rapinatori aveva organizzato nei minimi dettagli il colpo: i cinque hanno bussato alla porta delle due anziane fingendosi tecnici del gas e sono così riusciti ad entrare nella casa di traversa Guglielmo Marconi ad Acerra, in provincia di Napoli.

Una volta dentro, hanno subito immobilizzato e sequestrato le due vittime, una delle quali è stata anche violentemente schiaffeggiata e minacciata di morte. Poi, le padrone di casa sono state costrette ad aprire le casseforti presenti in casa. I malviventi hanno impiegato circa due ore per raccogliere e portare via l'intero bottino. Intanto, però, gli agenti della polizia di Stato erano già sulle loro tracce grazie ad una soffiata. Gli uomini della squadra mobile li hanno immediatamente fermati e immobilizzati a poca distanza (circa 200 metri) dalla casa presa di mira per il colpo.

Il bottino

La refurtiva frutto della rapina è stata riconsegnata alle legittime proprietarie, che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche dei sanitari per le percosse e i maltrattamenti fisici subiti ad opera dei rapinatori.

Il bottino consisteva di quasi 120 orologi (di cui 5 in oro), circa 80 catenine, 70 bracciali, 50 anelli e finanche una corona interamente rivestita in oro puro. A ciò bisogna aggiungere un buono fruttifero postale del valore di 100 mila euro e diverse banconote di grossa taglia per un ammontare complessivo di diverse migliaia di euro.

L'arresto

A finire in manette sono state ben cinque persone, compreso il loro capo-banda, Nunzio Ariosto (soprannominato 'Baggio' per la sua somiglianza con il noto calciatore Roberto), già noto alle forze dell'ordine e in stato di libertà vigilata. L'operazione è stata brillantemente condotta dai poliziotti della sezione anti-rapina della squadra mobile di Napoli, guidati dal vice commissario, Dottor Raffaele Giardiello, che hanno incrociato l'auto dei cinque malviventi in Corso Italia ad Acerra, in pieno centro abitato cittadino.