Una emorragia cerebrale che è stata scambiata per una semplice gastrite e curata come tale. Proprio questa è stata la causa principale della morte di una bambina di appena 2 anni che pochi giorni prima della fatidica "chiamata" era caduta dal suo lettino mentre giocava. La vicenda è accaduta il 4 maggio scorso, quando i genitori della piccola l'hanno portata al pronto soccorso dell'Ospedale di Rivoli per un controllo, visto che da qualche giorno mostrava continui casi di vomito e poco appetito e, secondo quanto dichiarato dai genitori, non rispondeva agli stimoli esterni con l'entusiasmo che aveva prima.

Ad aver preoccupato la mamma ed il papà della bambina è stato l'insorgere di determinati sintomi dopo che la notte tra il 2 ed il 3 maggio, la piccola è caduta dal letto ed ha sbattuto la testa sul pavimento. Giunta in ospedale, la piccola paziente presentava un piccolo ematoma violaceo all'altezza della fronte, ma i medici non lo hanno preso troppo seriamente, concentrandosi unicamente sugli episodi di vomito che hanno poi curato come gastrite.

Emorragia curata come gastrite. Un grave errore dei medici?

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, gli esami neurologici effettuati sulla bambina dopo la caduta risultavano negativi e proprio per questo, i medici che l'hanno presa in cura, hanno preferito concentrarsi su quella che credevano essere una gastrite che causava continui episodi di vomito e mancanza di appetito nella piccola paziente.

Quello che non è stato tenuto sotto controllo, però, era proprio l'ematoma presente sulla fronte della bambina, che nascondeva una emorragia cerebrale. Una mancanza dell'ospedale, ma anche dei genitori che, cullati dalla reazione della bambina agli stimoli a cui era sottoposta durante gli esami in ospedale, hanno portato la loro attenzione altrove.

La situazione è crollata il 5 maggio, quando la piccola paziente è stata riportata nuovamente in ospedale con altri sintomi di vomito e sonnolenza, ma ormai non c'era più nulla da fare. Nuove accurate visite hanno fatto nascere il timore di una emorragia cerebrale e la bambina è stata trasportata con urgenza al Regina Margherita, ma la situazione era ormai tragica.

Durante il trasporto, la giovane paziente è entrata in coma ed appena qualche ora dopo è stato dichiarato lo stato di morte cerebrale. La procura di Torino ha però deciso di aprire un'inchiesta per comprendere meglio le cause della morte e le responsabilità ad essa annesse.