Un altro pirata della strada assicurato alla giustizia. I carabinieri del comando radiomobile di Palermo hanno fermato nella notte Emanuele Pelli di 35 anni, per duplice omicidio stradale e omissione di soccorso. L'uomo è stato accusato di avere investito con la propria auto due donne in un quartiere popolare del palermitano e di non essersi fermato ad aiutare le due signore, fuggendo via dal luogo dell'incidente. Le vittime, Annamaria La Mantia di 63 anni e la figlia, Angela Merenda di 43 sono morte quasi sul colpo.
L'incidente mortale
Il tragico incidente è avvenuto ieri sera, alle 23.00 circa in via ficodindia, nel quartiere popolare di Brancaccio a Palermo.
Emanuele Pelli con la sua fiat punto, sprovvista di Rca ha investito le due donne, domiciliate entrambe in via San Ciro, all'altezza del numero civico 45/a e non si è fermato, lasciando le due vittime esanimi a terra. Annamaria La Mantia è morta sul colpo, mentre la figlia Angela Merenda inizialmente è rimasta gravemente ferita. Sul posto sono giunti i carabinieri e i sanitari del 118, quest'ultimi hanno cercato di rianimare le due vittime. Ma per l'anziana non c'è stato più nulla da fare. Angela invece è stata trasportata immediatamente all'ospedale civico della città. La donna però è morta poche ore dopo il suo ricovero per le gravi ferite riportate nell'impatto.
Le indagini e il fermo
I carabinieri della locale stazione di Palermo hanno istantaneamente iniziato le indagini sulla vicenda, grazie anche alla collaborazione dei vigili urbani della città.
L'autovettura incriminata infatti è stata ritrovata in tarda nottata in via Hazon, priva di assicurazione proprio dalla polizia municipale del capoluogo siciliano. Il proprietario della vettura Emanuele Pelli è stato così rintracciato dagli uomini del nucleo radiomobile del capoluogo siciliano per essere tradotto presso la caserma più vicina, ed essere interrogato.
Successivamente il presunto colpevole, sposato e padre di due bambine è stato così fermato in una via del quartiere Villaggio Santa Rosalia, e accompagnato all'ospedale civico di Palermo per essere sottoposto all'alcol e droga test. Al momento dell'arresto l'uomo non ha opposto resistenza agli investigatori, secondo gli inquirenti, sapeva di essere sospettato. Durante l'interrogatorio, ha confessato il reato e ha ammesso di non essersi fermato a soccorrere le due donne che aveva investito perché la sua auto era priva di assicurazione.