Il colosso Johnson & Johnson è stato condannato da una giuria californiana a risarcire una signora americana con 25,7 milioni di dollari. Il verdetto statunitense riapre così il dibattito sul talco cancerogeno della nota azienda farmaceutica americana. Joanne Anderson, 66 anni, si è ammalata di mesotelioma (un cancro) dopo aver usato, per anni, il talco della Johnson & Johnson. Secondo l'accusa, la società non avrebbe informato i consumatori della presenza di absesto (sostanza cancerosa) nei suoi prodotti. L'azienda ha rigettato la versione dell'accusa ma, finora, è stata costretta a risarcire diversi consumatori, sborsando centinaia di milioni di dollari.

La difesa della multinazionale americana

La giuria di Los Angeles, il 24 maggio 2018, ha stabilito che Johnson & Johnson ha agito con "malizia, oppressione o frode", condannandola a versare 4 milioni di dollari a titolo di danni. Il giorno prima, il panel aveva chiesto 21,7 milioni di dollari per i danni derivanti dall'uso della polvere contenente absesto. La malattia di cui soffre la signora Anderson, il mesotelioma, è un cancro ai polmoni correlato proprio all'esposizione all'amianto. Johnson & Johnson si è detta amareggiata per il verdetto della giuria, annunciando il suo venturo appello.

La celebre multinazionale ha statuito in un comunicato diffuso dopo la sentenza che continuerà ad evidenziare la sicurezza dei suoi prodotti, che non causano assolutamente mesotelioma od altre patologie e non contengono absesto.

La signora Anderson è convinta che Johnson & Johnson non abbia fatto nulla per avvisare i consumatori della presenza di absesto nel talco.

Prodotti J&J sotto la lente d'ingrandimento

Chris Panatier, uno dei legali della Anderson, ha affermato che il colosso americano ha cercato in tutti i modi di nascondere i risultati dei test, alterare i report e mentire ai consumatori sulla sicurezza dei suoi prodotti cosmetici.

L'azienda americana è stata portata in giudizio da tantissimi consumatori, che hanno lamentato neoplasie derivanti dall'utilizzo continuato del talco. Nel 2017 un magistrato di Los Angeles aveva condannato la Johnson & Johnson a risarcire una donna con 417 milioni di dollari. La signora riteneva di essere stata bersagliata da un tumore alle ovaie a causa dell'uso prolungato del Johnson & Johnson Baby Powder per l'igiene intima femminile.

Nelle ultime ore, la multinazionale americana ha detto che negli ultimi anni i suoi prodotti sono stati esaminati moltissime volte, anche da esperti di istituzioni accademiche e organismi governativi, e nessuno ha mai scoperto tracce di absesto nel talco.