Un profilo trasversale quello di Stefano Sozio, arrestato nelle ultime ore dai carabinieri di Pavia, accusato di aver organizzato e commissionato oltre 150 furti di biciclette top di gamma in abitazioni private, negozi e magazzini nella zona del pavese. Come riportato dal Giornale di Pavia pare che il terreno di caccia preferito dalla banda orchestrata da Sozio fosse proprio l'oltrepò Pavese. Una personalità eccentrica quella che si va delineando: immobiliarista, titolare di un 'Compro oro', un passato nelle competizioni motociclistiche e un discreto palmares nel campionato italiano cicloamatori con la vittoria del tricolore in un campionato Udace di seconda categoria, poi attenzionato per doping, come riportato dal Corriere della Sera.

L'indagine dei carabinieri e l'arresto del basista

Un'indagine complessa quella portata a termine dai carabinieri di Pavia. Sozio come riportato dal Corriere non avrebbe partecipato in prima persona ai furti, ma li commissionava a una banda di 23 persone, perlopiù dell'est Europa. Si presentava alle partenze delle Gran Fondo domenicali che riuniscono un gran numero di partecipanti e appassionati di Ciclismo, stringendo contatti e amicizia con quelli che poi diverranno le vittime dei furti su segnalazione. Bisogna risalire a febbraio 2017 quando ci fu un vero e proprio boom di biciclette top di gamma da abitazioni private, associazioni e negozi. Essendo un cicloamatore molto ben inserito nel circuito Sozio poteva contare su una conoscenza diretta sul campo sia delle biciclette più in voga sul mercato che sulle vittime.

Rubate biciclette da 1500 a 10 mila euro

I furti non erano dunque a casaccio ma sempre ben coordinati, i ladri puntavano a super biciclette: Colnago, Pinarello, Specialized, Wilier e De Rosa i marchi preferiti, per poi essere subito immesse nel mercato nero della ricettazione. Una lunga indagine fatta di appostamenti, intercettazioni ambientali e documenti fotografici e video: ne è venuto fuori un gran coordinamento tra la banda e Sozio che non guardava in faccia a nessuno. I carabinieri si sono trovati davanti a una personalità spietata: compagni di allenamento, negozi che ben conosceva e chiunque fosse in possesso di una bicicletta costosa.

Alcune intercettazioni pubblicate dal Corriere della Sera mettono i brividi: "Andate da loro e portategli via le bici" e la banda partiva per mettere in atto il furto. Si affidava ad una banda specializzata in furti in ville e appartamenti, alcuni anche violenti, come riportato dalle cronache locali.