La stagione venatoria non è ancora iniziata, ma le doppiette in Toscana hanno già fatto una vittima. Mauro Ceccherini, sessantenne di Laterina (centro in provincia di Arezzo) nei giorni scorsi era uscito per una battuta di selezione al cinghiale nei boschi de La Mannassa, ma è rimasto vittima di un terribile incidente che gli è costato la vita. Il dolore della moglie e dei due figli dell'uomo è stato reso ancora più straziante dai commenti crudeli e dagli insulti che hanno riempito diverse pagine social.

La tragedia

Secondo le prime ricostruzioni, Mauro Ceccherini, dopo aver sparato una prima volta alla sua preda, un cinghiale, avrebbe immediatamente ricaricato il fucile; nel giro di pochi secondi, sarebbe poi scivolato in un dirupo e, accidentalmente, gli sarebbe partito un secondo colpo che lo ha ucciso.

Non vedendolo rientrare, la moglie ed i due figli ormai grandi, hanno tentato inutilmente di contattarlo al cellulare e poi hanno dato l'allarme. Le ricerche si sono concentrate nel bosco de La Mannassa, molto battuto dai cacciatori. Poco dopo aver rinvenuto l'auto dell'uomo in una stradina non lontano dal cimitero, alle prime luci dell'alba i carabinieri lo hanno ritrovato, ormai senza vita, a pochi metri dal cinghiale che aveva ferito mortalmente.

Sulla morte del sessantenne sta indagando anche la procura di Arezzo (che, per chiarire l'esatta dinamica dell'incidente, ha disposto un'autopsia). Ceccherini, infatti, era un cacciatore esperto e la caccia di selezione al cinghiale (che si può praticare anche da soli) è molto controllata in quanto richiede specifici esami di abilitazione ed iscrizione a uno speciale elenco.

Insulti social

Ceccherini, che abitava con moglie e figli nel quartiere della Maestà di Laterina, era molto conosciuto e stimato in paese. Era, infatti, un abile montatore di strutture per carrozzerie, appassionato di caccia e dell'inter. Per la famiglia e le persone che gli volevano bene, dunque, il dramma, è reso ancora più straziante dai feroci commenti e dagli insulti lasciati sui social.

Un vero e proprio oltraggio alla memoria di un uomo che, pur essendo un cacciatore, era prima di tutto un marito, un padre ed una persona degna di stima.

In molti, senza neppure conoscerlo, gli hanno dato dell'assassino e hanno dimostrato di non avere il minimo rispetto per il dolore della moglie e dei figli che si stanno preparando a dagli l'ultimo saluto. I funerali dell'uomo, infatti si svolgeranno domani, mercoledì primo agosto, nella chiesa della Prepositura di Laterina.