Matteo Salvini sembra fare sul serio sul tema degli immigrati, un braccio di ferro continuo tra Italia e Unione Europea. Quanto successo ieri nel Mar Mediterraneo non ha precedenti, una nave italiana di nome Asso 28 ha soccorso alcuni migranti e successivamente li ha riportati in Libia.
Una nave italiana riporta indietro gli immigrati
La nave in questione è una mezzo di supporto di una piattaforma petrolifera che è stata coinvolta dalle autorità marittime per il recupero di alcuni migranti su un gommone. Si tratta in tutto di 108 persone, una volta salite tutte a bordo del mezzo navale italiano il capitano ha contattato subito la sala operativa di Roma la quale gli ha detto di mettersi in contatto con la Guardia costiera libica.
I libici gli hanno detto di dirigersi verso Tripoli, così la nave Asso 28 li ha riportati indietro sbarcandoli nel porto della capitale libica.
Questo è un fatto senza precedenti, semplicemente perché è vietato dalle convenzioni del mare e dall'Unione Europea: tutte le persone a bordo non hanno potuto quindi fare domanda d'asilo (un diritto riconosciuto a livello internazionale) e stando alla convenzione di Ginevra i migranti non potevano essere riportati in Libia, poiché è considerato un porto non sicuro. Nei giorni passati il portavoce del Consiglio europeo ha sottolineato che nessuna nave può riportare i soccorsi in Libia, in quanto "contrario ai principi" dell'Unione Europea. In Italia però le cose sono cambiate, "la musica è cambiata" come dice Salvini e a quanto pare il nostro governo può permettersi di prendere decisioni non solo in autonomia ma anche in contrasto con i regolamenti europei e internazionali.
Matteo Salvini nega la ricostruzione dei fatti e scrive su Facebook: "Male informati", la Unhcr intanto ha iniziato a raccogliere informazioni sul fatto per verificare se ci sia stato una violazione del diritto internazionale. Il deputato di Leu, Nicola Frantoianni, che si trova a bordo della Ong Proactiva Open Arms fa sapere che se i fatti dovessero venir confermati si tratterebbe di un precedente gravissimo, "un respingimento collettivo di cui il comandante della nave e l'Italia dovranno rispondere davanti a un tribunale".
"La Guardia Costiera italiana non ha partecipato a nessun titolo in questa operazione - scrive il ministro dell'interno Salvini - la Guardia Costiera Libica solo nelle ultime ore ha salvato e riportato a terra 611 migranti". Per Matteo Salvini è solo una questione di denaro: "Le ong e gli scafisti protestano perdendo i loro affari? Bene così, noi andiamo avanti".