Terremoto registrato oggi in Giappone di magnitudo 6.0. Il sisma si è fatto sentire quando in Italia erano le ore 13.23. Il fenomeno tellurico, secondo le rilevazioni, si è sviluppato a circa 40 km di profondità. In questi casi, considerata la vicinanza della costa, si è subito temuto che potesse essere seguito da uno tsunami ma per il momento non si registra alcun tipo di allarme in quel senso. La notizia, rapportata soprattutto ai drammi che avvengono in Italia, è che. nonostante la forza dell'evento, non si registrano danni di particolare rilievo o vittime.

Tuttavia non si tratta di una novità, considerato che il paese nipponico rappresenta un'eccellenza mondiale rispetto alla capacità di edificare costruzioni che non temano alcun tipo di terremoto o quasi.

Trema la Terra nel Paese del Sol Levante

L'evento è stato rilevato dall'Agenzia Meteorologica Giapponese. Secondo quelle che sono le informazioni diffuse, l'epicentro è stato localizzato al largo della costa del distretto di Chiba. L'ora locale del rilevamento è stata le 20.23.Gli effetti della scossa hanno raggiunto anche Tokyo, dove qualche edificio ha tremato senza riportare alcun tipo di danneggiamento. Il primo provvedimento preso dalle autorità è stata la chiusura degli aeroporti che servono la città.

La prima aerostazione ad essere chiusa è stata Narita, collocata a est della capitale giapponese. A riferirlo sono state le agenzie di stampa Kyodo e Nhk, ma a quanto pare la normale attività è ripresa dopo pochi minuti. E' stato infatti sufficiente constatare che nessun danno alle cose era stato provocato per far si chi atterraggi e partenze tornassero ad essere consentite.

Proprio l'area est di Tokyo è stata quella dove l'evento tellurico ha fatto maggiormente percepire la propria forza.

Un terremoto in Giappone non fa paura

Il Giappone ha una consolidata tradizione di territorio ad alto rischio sismico. Questo fa del Paese quello con la popolazione addestrata nel migliore dei modi ad affrontare i momenti di panico generati da tali eventi naturali.

Sin dal primo terremoto avvenuto nel 599 a quelli recenti, la civiltà giapponese ha imparato a confrontarsi con la terra che trema. Oggi le zone urbane giapponesi sono dotate di edifici progettati ad hoc per non subire i danni che forti terremoti generano altrove. Basti pensare, ad esempio, ai danni provocati dalle scosse più forti avvenute negli ultimi anni. In un'intervista al Corriere della Sera nel 2016 il professor Yoshiteru Murosaki, ingegnere, docente emerito all’Università di Kobe, ordinario alla Kwansei Gakuin e direttore dell’Istituto per la prevenzione dei disastri, aveva avuto modo di sottolineare come in Italia manchi una cultura della prevenzione e come molti terremoti avvenuti nel Bel Paese con conseguenze mortali, in Giappone non avrebbero neanche generato crolli.

In quell'occasione, inoltre, aveva sottolineato come, al giorno d'oggi, un terremoto del sesto grado della scala Richter è in grado di generare, in Giappone, danni solo a costruzioni non adeguate al tempo.