Inferno e Grecia sono due parole ma un unico pensiero. Gli incendi hanno praticamente distrutto una delle nazioni che ha fatto la storia mondiale, al punto tale da costringere questa a richiedere aiuto all’Unione Europea per quello che sta accadendo. Si contano almeno ottantacinque morti e i feriti sono più di duecento. Uno strazio quello provato dal panorama mondiale che, a prescindere, lascia un vuoto incolmabile. Mamme e figli sono morti abbracciati, e questo è solo un altro dettaglio. Solo chi ha purtroppo ha realmente vissuto quei terrificanti momenti è capace di capire quello che si prova.

A raccontare una delle storie più macabre del marchiano avvenimento è il sito Tpi che riporta uno dei molti drammi pubblicati dal quotidiano greco Makeleio. Si tratta di un soccorritore, tecnicamente. Perché in questi casi tale tipologia di persona può essere definita un eroe. Il suo nome resta sconosciuto, la sua storia indimenticabile.

La storia del soccorritore che ha perso un figlio a causa degli incendi

Parliamo di un vigile chiamato in causa a domare quelle fiamme che hanno messo a tappeto una nazione intera, strappando la vita a troppe persone e costringendo queste ultime a scappare della propria patria. Purtroppo era impossibile rifiutare un incarico del genere, costi quel che costi. E il soccorritore, purtroppo, ha pagato con la morte del figlio.

Di soli sei mesi, per essere precisi 182 giorni.

'Soffocato dal fumo'

La dinamica, purtroppo, è di quelle tragiche e soprattutto segnate. Un soccorritore sa bene cosa sia il pericolo, figuriamoci se non aveva capito quello che stesse accadendo in Grecia. Impossibile. E allora indossa la sua uniforme da eroe e parte a salvare sia la nazione che la sua medesima popolazione.

Purtroppo, per questo non ha potuto aiutare il suo piccolo. In quei momenti, dove era impegnato a domare le fiamme a Mati, non sapeva che l'incendio avesse raggiunto anche la sua abitazione. Soprattutto, non sapeva che il figlio sarebbe morto. Soffocato dal fumo. Tutto il resto è storia che non può essere dimenticata. Restano le polemiche sul ritardo dei soccorsi e dei tagli del governo al personale delle forze dell’ordine [VIDEO].

Finora, però, sono pur sempre parole al vento. Quasi cento persone sono morte e nessuno potrà mai cambiare nulla di tutto questo. Ce lo insegna la storia di questo soccorritore, che per aiutare altre persone in difficoltà, ha perso il figlio di sei mesi e si ritrova con la moglie in gravi condizioni.