In questi giorni si è assistito alla conferma delle condanne in Appello di due dei casi di Cronaca Nera che hanno maggiormente sconvolto l'opinione pubblica degli ultimi anni. La prima è quella che ha riguardato Veronica Panarello, condannata a 30 anni per l'omicidio del figlio Loris. La seconda è quella che riguarda invece Manuel Foffo. Anche in questo caso si è trattato della sentenza emessa in secondo grado, con la condanna a 30 anni. Foffo è stato ritenuto colpevole del brutale omicidio di Luca Varani, avvenuto nel 2016.
Luca Varani: confermata la condanna a 30 anni per Manuel Foffo
Era il 2016 quando un giovane romano di nome Luca Varani veniva letteralmente massacrato. Il terribile delitto si consumò durante un festino a base di droga e alcool. Ad essere subito accusati ed arrestati altri due giovani: Marco Prato e Manuel Foffo.
Prato si uccise in carcere il giorno prima che iniziasse il processo, Foffo invece è stato giudicato colpevole in primo grado, e adesso la prima corte d'assiste d'Appello di Roma ha confermato la prima sentenza. Trent'anni per lui, uno per ogni colpo inferto al povero Luca.
Manuel Foffo: omicidio aggravato da crudeltà
Nel febbraio del 2017 il Giudice per l'Udienza Preliminare Nicola Di Grazia stabilì per Foffo, unico superstite di quel terribile festino di morte, una condanna a 30 anni di carcere.
Alla sentenza si arrivò con il rito abbreviato. L'accusa è sempre stata quella di "omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà". In effetti la crudeltà ha contraddistinto quello che è sempre sembrato un omicidio efferato e senza senso. 30 colpi inferti all'inerme Luca, tra coltellate e martellate. I due colpevoli scelsero, secondo l'accusa, Luca Varani proprio con l'intento di uccidere.
Una decisione lucida e macabra, la scelta di una vittima ignara di quello che sarebbe successo da lì a poco. Una notte infinita di sevizie fino alla morte.
Omicidio volontario ma senza la premeditazione
Nonostante l'accusa abbia sempre ribadito che i due ragazzi scelsero Luca con l'intento di uccidere, la sentenza non ha riconosciuto per l'unico accusato la premeditazione.
Senza questa aggravante e grazie alla scelta della difesa di chiedere il rito abbreviato, poi accordato, Foffo ha potuto usufruire di uno sconto di pena pari a un terzo. Quindi 30 anni anziché l'ergastolo. I giudici della Corte d'Appello hanno anche disposto su Manuel Foffo una perizia affidata ad un consulente d'ufficio. Nessuna infermità mentale per lui. Foffo era nel pieno possesso delle capacità mentali, lucido e capace di intendere e volere quello che stava facendo. L'ultimo amaro commento è stato quello dei legali della famiglia di Luca Varani, i quali hanno dichiarato che Luca fu ucciso senza compassione, da una persona che non si è mai pentita di quello che ha fatto. Una storia insomma in cui ha vinto solo il male.