Una bambina di 15 mesi, di nome Cerasela, stava in braccio alla madre nei pressi di via Togliatti a Roma, quando improvvisamente, la donna si è resa conto che la schiena della piccola sanguinava. Subito è scattata la corsa in ospedale, dove ora la bimba è ricoverata, in prognosi riservata. Nel frattempo, la Procura di Roma ha aperto un'indagine per "lesioni gravissime" contro ignoti per eseguire degli accertamenti.

Stavano facendo una passeggiata, poi le hanno sparato

Al momento dello sparo, proveniente da una pistola ad aria compressa, la bimba e la madre si trovavano in via Togliatti a Roma, dove stavano facendo una passeggiata.

Non appena la madre si è accorta dell'accaduto, ha portato la figlia all'ospedale Pertini, ma necessitando di una struttura più specializzata, la piccola è stata trasferita al Bambino Gesù, dove è stata immediatamente operata. Durante l'intervento chirurgico, le è stato estratto dalla schiena un corpo estraneo molto simile ad un piombino, confermando il sospetto dell'arma usata. Ora si trova in ospedale, in prognosi riservata, e non è ancora chiara la gravità dei danni che ha riportato.

Dopo la denuncia dei genitori, la Procura ha aperto un'indagine per approfondire la vicenda e cercare di capire se si sia trattato di un atto a sfondo razzista. La bambina, infatti, è di origini rom e vive nel campo nomadi di via Salone.

Najo Adzovic, presidente dell'associazione Nuova Vita, ha detto che ''non abbasserà la guardia'' e che cercherà di garantire maggiore sicurezza sia alla comunità rom che a tutti i cittadini. Inoltre, sottolinea Adzovic, spera che si tratti solo di un caso isolato, altrimenti inizierà a valutare l'ipotesi che possa trattarsi di episodi generati dall'odio razziale ed etnico, e che ci sia qualcuno che promuove questa ideologia.

Gli auguri di pronta guarigione dei politici

Sulla vicenda, si sono espressi anche la sindaca Raggi, il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, la senatrice Cirinnà e, in modo trasversale, anche il ministro Salvini. Sui social, Virginia Raggi ha augurato alla bambina ''una pronta guarigione'' e ''auspica che si faccia chiarezza sulla dinamica dell'accaduto''.

Lo stesso vale per Nicola Zingaretti, che ritiene ''ignobile'' l'autore di questo gesto. Monica Cirinnà, invece, ha preferito far visita alla bambina di persona, recandosi in ospedale ed esprimendo vicinanza alla famiglia.

In modo molto meno compassionevole, si è espresso anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che si è limitato a commentare ''leggevo prima l'articolo di un giornalista che ha detto che anche la bimba rom ferita a Roma è colpa di Salvini. Penso che ci sia un limite alla fesseria'', ribadendo poi che continua a ''fare orgogliosamente il lavoro che tanti italiani si aspettano da lui, ovvero portare un po' di ordine, regole e sicurezza''.

L'appello della comunità rom e sinti

A nome di tutta la comunità rom e sinti, che ha interpretato la questione come un segnale di discriminazione etnica, è stato presentato un appello diretto al Presidente della Repubblica. ''Perché?'', chiedono nelle prime righe, dove viene descritta la gravità delle condizioni della piccola, che rischia di aver riportato delle lesioni alla colonna vertebrale per colpa di un folle gesto indirizzato ad un essere innocente. ''Noi sappiamo che questa onda d'odio e di rancore trova, oggi, chi la alimenta, promettendo respingimenti, ruspe e censimenti etnici'', continua la lettera, in cui motivano la scelta del destinatario spiegando: ''Ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica, affinché, con le sue parole, restituisca quel senso di umanità che sembra smarrito''.