Il fondatore di Mythical Ireland, Anthony Murphy, e Ken Williams di Shadows & Stone, alcuni giorni fa hanno scoperto insieme un enorme monumento nel sito del patrimonio mondiale UNESCO Brú na Bóinne, vicino a Newgrange. Ad annunciarlo è stato proprio il ricercatore e scrittore Murphy; una scoperta avvenuta per caso.
Un'altra Stonehenge
Il ritrovamento di questo sito antichissimo è stato praticamente casuale, e tutto è accaduto grazie al volo di un drone che stava sorvolando la zona di Brú na Bóinne, a una quarantina di km dalla capitale Dublino.
Il sito è uno dei più importanti al mondo, grazie al ritrovamento di moltissimi reperti preistorici, per questo motivo si trova inserito tra i Patrimoni dell'umanità Unesco. Di questa zona fa parte anche Newgrange, un sito simile a Stonehenge in Inghilterra ma molto più antico, addirittura costruito ancora prima della Grande Piramide di Giza. Lo scienziato stava facendo volare il suo drone sulla valle del Boyne quando improvvisamente, grazie alle telecamere dell'apparecchio, ha notato qualcosa di incredibile: la siccità che si è abbattuta sulla Gran Bretagna e l'Irlanda nelle settimane passate ha colpito duramente i verdi e classici prati anglosassoni, tanto da svelare una figura proprio sotto l'erba.
Si tratta di una costruzione a forma circolare, molto grande, considerata risalente a circa 4.500 anni fa. Lo scienziato e il suo collega, dove aver visto queste immagini sullo schermo del telecomando del drone, sono corsi a casa per analizzare il filmato al computer: "Sapevamo di aver ripreso qualcosa di fenomenale", ha esclamato il dott.
Murphy che, come detto, durante le riprese si trovava in compagnia del fotografo Ken Williams. Gli esperti del settore, gli archeologici, hanno definito la scoperta come "irripetibile". A quanto pare l'enorme tempio megalitico irlandese è il più antico mai scoperto finora, addirittura di circa 2.000 anni più antico di Stonehenge.
La scoperta del secolo
L'incredibile ritrovamento è stato possibile grazie alla siccità che ha colpito la zona settentrionale dell'Europa, l'ultimo caldo così intenso si registrò solo nel 1976, ma a quell'epoca la tecnologia non era così avanzata e una scoperta del genere non sarebbe potuta accadere. Gli scienziati si sono messi subito all'opera, ma per analizzare l'intero circolo megalitico e per tracciarne la storia ci vorrà sicuramente del tempo. Per il momento i due professionisti si stanno godendo il momento di fama per aver fatto la scoperta del secolo, se non altro in questo campo.