Alla fine ad inguaiare seriamente Donald Trump potrebbe essere proprio il suo ex avvocato di fiducia. Michael Cohen è l’uomo che durante la campagna elettorale ha aiutato il futuro presidente degli Stati Uniti a mettere a tacere tutti i possibili scandali sulle sue passate relazioni extraconiugali. Ma avrebbe fatto un passo falso, registrando un colloquio tra lui e il suo più importante cliente in cui si parla apertamente del denaro versato all’ex modella di Playboy Karen McDougal per comprare il suo silenzio, in modo da tenere nascosta la storia avuta col tycoon.

Infatti il New York Times annuncia che, durante le perquisizioni effettuate nei mesi scorsi dall’Fbi nello studio del legale, sarebbe stato trovato l’audio della conversazione, insieme ad altri file che potrebbero contenere altre rivelazioni scottanti.

Trump potrebbe aver violato le norme sui finanziamenti elettorali

L’audio potrebbe seriamente danneggiare il presidente, soprattutto se andasse a dimostrare che, per pagare la McDougal, sono state violate le stringenti norme sul finanziamento alla campagna elettorale – che prevedono la documentazione scritta di tutte le uscite – con l’utilizzo illegale di fondi per mettere a tacere la donna. In particolare l’ex “coniglietta” sostiene di aver avuto una relazione con Trump nel 2006, poco tempo dopo che la moglie Melania diede alla luce l’ultimogenito Barron.

Quindi ci sarebbe stata una storia tra i due più o meno nello stesso periodo in cui l'attrice a luci rosse, Stormy Daniels, racconta di essersi incontrata clandestinamente con il tycoon. La McDougal ha aggiunto che la rivista National Enquirer – posseduta da David Pecker, un amico di Donald – le ha versato 150mila dollari per l’esclusiva della storia, senza, però, pubblicare mai nulla sull’argomento.

Il suo ex avvocato Michael Cohen potrebbe inguaiare seriamente Trump

È probabile che, in realtà, il giornale avesse comprato l’esclusiva non per pubblicarla, ma per evitare che altri se ne appropriassero e, quindi, per proteggere Trump. Anche questa operazione è stata portata avanti da Cohen, che, per anni, ha gestito tutte le vicende più imbarazzanti intorno al presidente degli Stati Uniti.

E che ora, indagato per violazione della legge sul finanziamenti elettorali, potrebbe parlare per evitare la prigione e rivelare altri particolari dannosi per il suo ex cliente. Secondo Rudolph Giuliani, che gli è subentrato nella gestione degli affari legali del presidente, l’audio non rivela nulla di compromettente perché, pur avendone discusso, i pagamenti, alla fine, non ci sono mai stati. Inoltre, secondo l’ex sindaco di New York, in quella conversazione di circa due minuti, nulla lascia presagire che Trump fosse già al corrente degli eventuali versamenti di denaro. Secondo alcune voci, il presidente, alla notizia delle registrazioni, sarebbe rimasto sbigottito ed incredulo per il comportamento di Cohen.

Il timore dei suoi collaboratori è che ora si possa facilmente dimostrare che Trump abbia mentito quando ha sostenuto non aver mai parlato di soldi per far tacere le sue ex amanti, mettendo così a rischio il suo stesso mandato presidenziale.