Staffilata dei no vax alla campionessa paralimpica Bebe Vio. Stavolta i paladini dell'idea che è meglio non vaccinarsi hanno preso di mira l'atleta per un'intervista rilasciata l'anno scorso in cui aveva parlato della sua patologia (la meningite) e delle vaccinazioni. Su Facebook è stata riproposta la copertina di Rolling Stone, a corredo della suddetta intervista, e i no vax sono andati su tutte le furie perché, di fatto, l'intervista è una sorta di endorsement alla campagna pro-vaccini. Vari internauti, dopo aver osservato la cover, hanno insinuato che la Vio utilizza la sua disabilità per ottenere fama e 'potenza mediatica'.

Sui social sono stati postati commenti del tipo "L'unica disabile per cui non provo minimamente rispetto". Un utente, riferendosi alla campionessa paralimpica, ha scritto che certa gente vende dignità e anima per "lauti compensi" e "un po' di potere".

La replica di Ruggero Vio

Bebe Vio è rimasta senza gambe e braccia a causa della meningite, patologia che l'ha colpita quando era una bimba. Ora è una delle più fervide sostenitrici delle campagne pro-vaccini. I no-vax, nelle ultime ore, le stanno riservando feroci critiche sui social, critiche a cui, nelle ultime ore, ha replicato il papà di Bebe, Ruggero Vio: "Sono pubblicità vecchie. Bebe quello che doveva fare l'ha fatto". L'uomo ha aggiunto che ora la figlia non vuole più entrare nel merito della vicenda dei vaccini.

Ruggero Vio ha rammentato anche l'iter che, nel 2016, aveva portato la figlia a sostenere la causa pro vaccini, 'prestando' il suo corpo alla fotografa Anne Geddes, per una campagna mondiale sul delicato tema.

Il papà della Vio contro i tuttologi

Il papà della campionessa paralimpica ha dichiarato che lui e la figlia, anni fa, si erano recati a Siena per approfondire molto la questione scientifica correlata alla causa.

Oggi Ruggero Vio invita tutti i tuttologi ad alzarsi dalle loro sedie e discutere con gli scienziati, in modo da scoprire quanto studio, impegno e cautela ci sono dietro alle scoperte scientifiche. Se i tuttologi lo facessero, secondo il padre di Bebe, probabilmente smetterebbero di farneticare. È indubbio che ormai Bebe Vio sia un personaggio che va oltre lo sport.

Tutti conoscono la sua determinazione e il suo sorriso. Bebe è allegra nonostante i tanti sacrifici e il dolore sofferto. L'atleta è un inno alla gioia, non ha gambe e braccia ma spesso ripete: "La mia vita è una figata, sono fortunata".