Un 35enne ai domiciliari ha aggredito brutalmente la moglie, 37 anni, e l'ha uccisa. Il pestaggio fatale è avvenuto in un appartamento di Cavarzere, nella città metropolitana di Venezia. Secondo le prime indiscrezioni, Natalino Boscolo Zemello, ex pescatore, ha letteralmente massacrato di botte Maila Beccarello, di Mirano, nel suo appartamento in via Regina Margherita. L'aggressione è avvenuta tra le 5 e le 6 di mercoledì 8 agosto 2018, ovvero quando al 118 è arrivata la segnalazione di una donna per terra, piena di sangue e con numerose lesioni sul corpo.
Gli operatori del 118 sono stati chiamati dallo stesso marito, ma una volta arrivati sul luogo del pestaggio non hanno potuto fare altro che appurare la morte della signora. Numerose e troppo profonde le ferite provocate dal violento marito.
Aggressore scontava pena per reati commessi nel 2014
In questo momento non si conosce il motivo per cui l'uomo di Cavarzere ha pestato la moglie, fino a ucciderla. Si sa solo che l'aggressore stava scontando ai domiciliari una condanna per reati di violenza privata e tentata estorsione commessi nel 2014. La vittima non aveva mai segnalato episodi di aggressione tra le mura domestiche e l'uomo, dopo la condanna, non si era mai mostrato aggressivo con la moglie e con gli altri, anzi era considerato un detenuto modello.
I vicini di casa, inoltre, non avevano mai segnalato alle forze dell'ordine alterchi o pestaggi. Il 35enne, ieri, è stato immediatamente portato in caserma dai carabinieri e messo in manette con l'accusa di omicidio. Alla vista dei militari non ha opposto resistenza. Boscolo era ai domiciliari dal luglio dell'anno scorso, dopo il patteggiamento di una pena a un anno e 8 mesi di reclusione, poiché aveva tentato di estorcere denaro a un conoscente utilizzando un'arma giocattolo.
Il post di Maila su Facebook
Man mano che passano le ore, emergono dettagli inquietanti sull'omicidio di Cavarzere. Secondo ilgazzettino .it, il 35enne avrebbe usato anche una sedia per massacrare la moglie. L'uomo, originario di Chioggia, avrebbe successivamente riferito agli operatori del 118 che la donna aveva accusato un malore.
Sebbene Maila non avesse mai avvisato le forze dell'ordine per litigi e violenze in famiglia, l'anno scorso aveva scritto su Facebook: "La vita ci dà brutte cose". Sempre ilgazzettino ha scritto che il violento litigio sarebbe scoppiato in giardino, l'omicidio invece sarebbe avvenuto in casa. Gli inquirenti hanno scoperto tracce ematiche in varie zone dell'abitazione, segno che la donna ha tentato la fuga dal marito.