Ellie Holman, una dentista originaria della Svezia che vive a Sevenoaks (Gran Bretagna) con il marito Gary e i suoi tre figli, è la protagonista di una curiosa e traumatica vicenda. La donna, 44 anni, lo scorso 13 luglio aveva preso un volo da Londra con destinazione Dubai ma una volta arrivata nella città degli Emirati Arabi Uniti è stata arrestata dalla Polizia. Dopo un controllo, gli agenti hanno scoperto che la Holman aveva bevuto del vino. Ellie ha dovuto trascorrere tre lunghi giorni in una prigione araba insieme alla figlia di quattro anni.

Nel corso di un'intervista rilasciata a Metro, la 44enne ha rivelato di essere stata costretta a vivere in una cella angusta e nauseabonda e a lavare pavimenti e bagni. La figlia non ha mai pianto come lì dentro.

Ellie ha già pagato 30mila sterline

"La mia bambina è stata costretta a usare il pavimento come bagno", ha raccontato Ellie a Metro, ricordando quei terribili momenti nel penitenziario di Dubai. La signora ha dichiarato che, finora, tale vicenda le è costata 30mila sterline tra assenza dal lavoro e spese legali. Non solo: le hanno confiscato il passaporto, documento che le verrà restituito solo quando il caso verrà risolto. Tutti i problemi sarebbero iniziati dal visto della signora che, secondo il personale addetto al controllo in aeroporto, era scaduto.

Ellie ha replicato che era stata a Dubai, negli ultimi tempi. Le autorità non hanno voluto sentire ragioni, chiedendole di tornare a Londra. La 44enne ha insistito per un nuovo visto, poiché la figlia non avrebbe potuto affrontare subito un nuovo viaggio. Tale atteggiamento ha fatto stizzire un funzionario, che ha chiesto alla donna cosa avesse consumato in aereo.

La dura reazione del funzionario arabo

"Ho risposto di aver preso un bicchiere di vino", ha detto Ellie, riferendosi all'interrogatorio del funzionario all'aeroporto di Dubai. Quel vino, però, era stato offerto alla signora dal personale della compagnia aerea. Le manette sono scattate per la donna inglese proprio quando il funzionario ha appreso che aveva bevuto vino.

Per la Holman ora si prospetta una lunga e ardua battaglia legale. Radha Stirling, amministratore delegato della Ong britannica Detained in Dubai, ha affermato che l'atteggiamento degli Emirati Arabi Uniti è volutamente ingannevole in materia di consumo di alcolici. In tale nazione si fa credere ai turisti che sia lecito bere alcol quando, in realtà, non è così.