Bodè Galligan, un bambino di appena due anni di Southwell, nel Nottinghamshire (Regno Unito), ha rischiato di perdere la vita dopo aver ingerito il liquido della ceretta che la madre utilizza frequentemente per svolgere la sua professione di estetista a domicilio.

La tragedia è stata sfiorata in seguito ad una distrazione della donna trentaquattrenne, Emily Galligan, che ha tentato di giustificarsi spiegando che l'episodio si sarebbe verificato in pochi attimi, essendosi dimenticata di chiudere a chiave la porta nella quale solitamente conduce i suoi trattamenti di bellezza.

Problemi respiratori dopo aver ingerito la sostanza

Secondo quanto si apprende dal quotidiano "Il Mattino", la madre aveva lasciato aperta la porta della stanza in cui lavora, dopo aver ospitato una cliente. Proprio in quegli istanti, il figlio di due anni si è introdotto nella camera, bevendo la sostanza solitamente utilizzata per la ceretta. La donna, al "Mirror", ha spiegato di aver voltato le spalle al bimbo per pochi istanti, e di essersi accorta fin da subito della gravità della situazione, poiché il piccolo ha accusato dei problemi respiratori.

Confezione troppo simile ad una bottiglia d'acqua

Il drammatico episodio si è verificato dopo che la donna era andata a prendere il piccolo a scuola intorno alle 15:00.

Una volta rientrati in casa, il bimbo è andato in giardino a giocare con la sorella quindicenne. Quando il marito di Emily, Lee, è rientrato in casa, lei, andandolo a salutare, si è accorta che il figlioletto era sparito. Immediatamente è tornata indietro, e ha visto il bambino che, nella stanza dedicata ai trattamenti estetici, stava ingerendo il liquido tossico.

I genitori hanno provato a dare dell'acqua al piccolo che, però, ha mostrato problemi di respirazione ed un'anomala sudorazione. A questo punto hanno chiesto l'intervento dei soccorsi, che hanno subito provveduto a dare dell'ossigeno a Bodè, prima di trasportarlo in ospedale. Qui Emily e Lee hanno appreso che la situazione in cui versava il figlio era decisamente grave.

I medici hanno affermato che era necessario che il piccolo paziente entrasse in coma indotto per evitare il peggio.

Per fortuna, dopo cinque giorni in coma il bimbo si è ripreso, con Emily che ha voluto ringraziare pubblicamente il personale medico dell'ospedale di Sutton-in-Ashfield che ha letteralmente salvato la vita al piccolo. La donna, al contempo, ha lanciato una raccolta fondi proprio in favore della suddetta struttura sanitaria.

Inoltre la madre 34enne ha voluto lanciare un appello all'azienda che produce il liquido per ceretta, chiedendo di cambiare la confezione troppo somigliante ad una bottiglietta d'acqua, accompagnata da un gradevole "odore di limone". La ditta, dal canto suo, ha prontamente replicato tramite una portavoce, ricordando che l'etichetta del prodotto riporta chiaramente che la sostanza dev'essere tenuta lontana dalla portata dei bambini ed anche tutti gli interventi da effettuare in caso di involontaria ingestione.