Ieri pomeriggio sul treno Milano-Mantova l’altoparlante ha diffuso un messaggio che ha lasciato interdetti i viaggiatori: "I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori, scendete perché avete rotto. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i c...”. Il messaggio è stato lanciato da una dipendente di Trenord in servizio sul regionale 2653 delle 12,20 da Milano per Cremona e Mantova. Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha polemizzato contro chi ha parlato di razzismo e non si preoccupa dei viaggiatori che vengono continuamente molestati e dei dipendenti che vengono aggrediti da passeggeri senza biglietto.

#Viaggiaresicuri è una priorità del governo, mentre l’azienda Trenord ha definito l’episodio grave e inqualificabile ed ha avviato un’inchiesta interna.

Messaggio razzista, la dipendente Trenord rischia il licenziamento

Dopo aver constatato che non erano stati manomessi gli altoparlanti del treno, è risultato evidente che l’autrice del messaggio dovesse essere una dipendente di Trenord. L’azienda si è detta intenzionata a prendere i provvedimenti necessari, che potrebbero arrivare perfino al licenziamento. L’autrice è stata individuata anche grazie alla segnalazione di alcuni passeggeri ed i provvedimenti contro di lei includeranno sicuramente una sanzione che può arrivare in casi estremi all’allontanamento dell’azienda, come ha fatto sapere in una nota Trenord.

Il messaggio della capotreno segnalato da un post su Facebook

Un passeggero del treno regionale 2635 Milano Cremona Mantova ha descritto sulla propria bacheca Facebook l’episodio, prontamente riportato da un giornale locale di Cremona.

La denuncia è stata seguita da numerosi altri passeggeri e molte persone hanno commentato e offeso l’autore della pubblicazione. Trenord ha ringraziato il cliente per la pronta segnalazione ed ha immediatamente avviato un’inchiesta che ha portato all’individuazione dell’autrice, una capotreno in servizio sul convoglio. Matteo Salvini ha fissato in alto sulla propria bacheca Twitter il messaggio di solidarietà nei confronti della dipendente.

Della stessa opinione sono stati molti giornali, che hanno commentato la mancanza di attenzione dei media nei confronti di chi lavora tutti i giorni a bordo dei treni; in passato, molti i controllori vittime di pestaggi gravissimi e i passeggeri molestati da richieste di denaro che camuffavano le reali intenzioni degli autori di compiere furti.