Un passeggero di 32 anni, un ricercatore del milanese, ieri ha denunciato che a bordo del treno della tratta ferroviaria Milano-Mantova qualcuno ha utilizzato l'altoparlante per pronunciare frasi discriminatorie. L'azienda Trenord, responsabile dei collegamenti ferroviari in Lombardia, ha giudicato il fatto come "grave e inqualificabile".
Annuncio shock a bordo di Trenord, testimone denuncia il fatto
L'annuncio diffuso tramite gli altoparlanti del treno recitava così: "I passeggeri del treno sono pregati di non dare monete ai molestatori, e nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perchè avete rotto i co*****".
Il fatto è avvenuto ieri intorno l'una del pomeriggio quando il convoglio aveva appena lasciato la stazione di Milano per dirigersi verso Cremona, per poi arrivare a Mantova. Il treno era pieno di persone e dunque molti altri passeggeri hanno sentito l'annuncio, l'unico però a denunciare il fatto ai giornali è stato un uomo di 32 anni che lavora nel capoluogo lombardo. "Stavo tornando verso casa - racconta il ricercatore - ho sentito quelle frasi e ho subito dato un'occhiata all'orologio"; la voce al microfono era di una donna dichiara il testimone, il quale si chiede se la parola "zingari" sia la frase "avete rotto..." non costituiscano un linguaggio discriminatorio. "Quanto accaduto non può essere accettato" sostiene l'uomo, soprattutto da parte di un pubblico ufficiale nel pieno delle sue funzioni e nel contesto di un servizio pubblico: "Sono pertanto convinto che Trenord debba dissociarsi e chiedere scusa pubblicamente per l’accaduto".
Altri pendolari hanno presentato un reclamo ufficiale una volta arrivati a destinazione, chiedendo spiegazioni all'azienda circa il messaggio diffuso.
Trenord, non appena appresa la notizia, ha cercato di smarcarsi affermando che il microfono non si trova nella cabina del conducente ma che è accessibile anche ai passeggeri i quali grazie a una manomissione potrebbero essere stati in grado di utilizzarlo.
Trenord ha individuato il responsabile
Dopo alcune indagini tecniche svolte sui dispositivi, si è esclusa la manomissione, così l'azienda ha subito ringraziato il passeggero per la segnalazione. Trenord ha poi avviato un indagine interna tra il personale di servizio e infine individuato la responsabile: sono al vaglio diversi provvedimenti disciplinari che partono dalla sanzione fino ad arrivare al licenziamento.