Il primo giorno di Lavoro si trasforma in tragedia. Donato Maggi, 37 anni, originario di Taranto, è stato ritrovato privo di vita da un collega all'interno di un settore del cementificio di Fanna, in provincia di Pordenone. L'uomo si era recato sul posto insieme al titolare della ditta e ad alcuni colleghi, per effettuare un sopralluogo e lavorare alla sostituzione di un macchinario elettrico. Qualcosa però non ha funzionato nel verso giusto.

Folgorazione, l'ipotesi del decesso

Maggi stava probabilmente lavorando vicino al macchinario elettrico che di lì a poco sarebbe stato spostato.

Improvvisamente, per cause in corso di accertamento, sarebbe partita una scossa elettrica. Ciò avrebbe causato un arco voltaico letale che non avrebbe lasciato scampo allo sfortunato lavoratore. In un primo momento si era pensato ad un malore improvviso, tuttavia l'ipotesi più probabile resta quella della folgorazione che dovrà comunque essere verificata dall'autopsia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri insieme agli ispettori dell'Azienda sanitaria locale, il luogo dell'incidente è stato quindi sottoposto a tutte le verifiche necessarie per assicurarsi che il lavoro fosse svolto seguendo tutte le misure di sicurezza. Il suo corpo senza vita, come già detto, è stato rinvenuto all'interno dell'azienda da un collega, quest'ultimo, insieme agli altri operai, ha tentato invano di prestargli un primo soccorso.

Tutto, però, si è rilevato inutile ed a nulla sono valsi i successivi tentativi di rianimazione del personale di soccorso giunto sul posto. Tanto il titolare del cementificio di Fanna quanto i dipendent sono rimasti sotto choc. Quello di Donato Maggi è stato un destino tragico ed anche beffardo: era il suo primo giorno di lavoro ed aveva praticamente conosciuto i suoi nuovi colleghi poche ore prima dell'incidente a seguito del quale ha perso la vita.

Il trasferimento al nord e poi il lavoro

Donato Maggi, come detto, era originario della Puglia e si era da poco trasferito a Ragogna, in provincia di Pordenone, portando con sé tutta la sua famiglia. Il classico lavoratore meridionale che si trasferisce al nord, sperando di trovare un lavoro migliore e più stabile. Proprio ieri mattina, l'uomo era stato scelto per le sue competenze da una ditta friulana di Precenicco che si occupa di montaggi industriali.

Dopo aver firmato il contratto di lavoro, della durata di qualche settimana, il primo appuntamento per cominciare la collaborazione con la ditta era proprio presso il cementificio di Fanna. Qui è accaduta la tragedia che ha lasciato tutti senza parole. La salma è stata ora trasferita presso l'obitorio dell'ospedale di Spilimbergo e sarà sottoposta all'esame autoptico da parte del medico legale che avrà il compito di stabilire le esatte cause del decesso.