La vicenda di cui si parlerà all'interno di questo articolo è una di quelle notizie di cui non si vorrebbe mai venire a conoscenza. Purtroppo, invece, il gravissimo episodio si è verificato ai danni di una ragazzina appena dodicenne in Sardegna, precisamente a Carloforte, sull’isola di San Pietro, dove quest'ultima è rimasta paralizzata dopo aver sbattuto con la testa sul fondale del mare, evidentemente troppo basso. Il gravissimo incidente si è verificato alla fine di luglio, ma nei giorni scorsi la bambina è stata trasportata tramite elisoccorso regionale all'ospedale Niguarda di Milano, Unità spinale, dopo un periodo di ricovero abbastanza lungo all'ospedale cagliaritano Brotzu.

Tragedia a Carloforte: dodicenne si tuffa dalla barca, sbatte la testa e resta paralizzata

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, infatti, quelle che dovevano essere le vacanze di una famiglia lombarda in Sardegna, si sono trasformate in realtà in un vero e proprio dramma. Tutto questo quando la dodicenne, assieme a suo padre, aveva deciso di fare un giro in barca. Tuttavia, siccome il natante era ancora molto vicino alla riva dove il fondale era molto basso, nel momento in cui la ragazzina ha deciso di tuffarsi in acqua, ha drammaticamente battuto la testa rimanendo paralizzata. Immediati, ovviamente, i soccorsi da parte del padre, che ha cercato di aiutarla e ha avvisato subito dopo il personale del pronto soccorso che è accorso per prestare aiuto alla giovane vittima dell'accaduto.

Dopo l'arrivo dell'ambulanza e dei primi soccorsi, vista la gravità della situazione e le condizioni in cui versava la piccola, è stato necessario richiedere l'intervento urgente dell'elisoccorso, grazie anche all'aiuto da parte della Capitaneria di Porto di Carloforte che ha immediatamente consentito l'accesso in sicurezza dei due mezzi di soccorso al porto.

Grazie all'utilizzo dell'elicottero è stato poi possibile trasportare la ragazzina a Cagliari, presso l'azienda ospedaliera Brotzu, dove è stata ricoverata per una ventina di giorni prima di essere trasportata appunto al Niguarda di Milano. Purtroppo, però, nonostante le cure mediche, la ragazzina non potrà più vivere una vita normale. Quello avvenuto in Sardegna non è un caso isolato perché non si tratta della prima persona che riporta gravi danni da un tuffo, all'apparenza innocuo, avvenuto nella acqua del mare.