Un disastro immane ha colpito poche ore fa (16:30 ora indiana) l'area metropolitana di Calcutta, in India. Un viadotto è crollato nell'area di Majerhat, a sud della città. Si attendono maggiori informazioni dai media indiani. Secondo le prime indiscrezioni ci sarebbero morti e feriti, e molti mezzi, tra cui alcuni autobus, sarebbero intrappolati sotto le macerie. Si parla di un bilancio provvisorio di almeno 5 morti e decine di feriti. Sul posto c'è l'esercito indiano e oltre 500 soccorritori.

Come Genova

Il disastro avvenuto in India, ricorda molto da vicino quello accaduto il 14 agosto scorso a Genova.

Una tragedia che ci ha visto tutti coinvolti. Anche qui la dinamica è stata simile. Improvvisamente il viadotto, che si trova sull'arteria stradale denominata Diamond Harbour Road, e che scavalcava una linea ferroviaria, è collassato improvvisamente. Il crollo ha trascinato con sé circa 30 metri di strada. In quel momento sullo stesso transitavano decine di veicoli, tra cui anche alcuni autobus urbani. Non sono ancora note le cause del collasso, probabilmente, come spesso accade in questi casi, dovuto ad un cedimento strutturale. Le immagini trasmesse dalla tv indiana e dall'agenzia Zeenews mostrano la gente intorno all'area del disastro che grida e si dispera. Cinque veicoli e un bus, caduti insieme al ponte, sono fermi sulla carreggiata.

L'intero pezzo stradale è praticamente crollato sulle strade e la ferrovia sottostante, spezzandosi in due tronconi una volta toccato terra. La ferrovia che passa sotto al ponte è attualmente bloccata. I soccorritori stanno facendo il possibile per salvare quante più vite umane possibili.

Colpa al Governo

Intanto, nei momenti successivi al disastro, sono cominciate a piovere le prime critiche sul Governo di Nuova Delhi.

Le autorità sarebbero state informate già da molto tempo sullo stato di precarietà dell'infrastruttura. Calcutta è una metropoli molto trafficata, dove ogni giorno milioni di autoveicoli si riversano in strada. Intanto il ministro del Bengala occidentale, Firhad Hakim, è accorso sul posto poco dopo il crollo del ponte. Il viadotto era stato costruito circa 40 anni fa, quasi coetaneo del nostro sul torrente Polcevera, crollato alla vigilia di Ferragosto. Anche nel caso indiano sicuramente si aprirà un fascicolo di indagine, che potrebbe portare in seguito all'individuazione di eventuali responsabili.