In Italia, a partire dal prossimo 14 settembre 2018, sarà più semplice possedere un'arma da fuoco e riporla in casa. La disciplina insomma sarà meno rigida, con meno obblighi e prescrizioni.
Dal Corriere della Sera si apprende che sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto legislativo 104 dello scorso 10 agosto 2018, con cui l'Italia ha attuato la direttiva europea 853/2017, rendendo meno rigorosa la normativa relativa al possesso di armi da fuoco detenute legalmente.
Cosa cambia
Le novità introdotte dal decreto legislativo comprendono:
- La denuncia di detenzione di armi da fuoco potrà essere fatta ai Carabinieri o alla Questura per via telematica, tramite posta elettronica certificata;
- Cade l'obbligo di informare conviventi e parenti per la detenzioni di armi da fuoco in casa;
- Il numero massimo delle "armi sportive" che si possono detenere sale da 6 a 12;
- Il numero di colpi consentiti nei caricatori delle armi corte sale da 15 a 20, mentre quello per i caricatori delle armi lunghe aumenta da 5 a 10;
- La durata della licenza del porto d'armi per uso sportivo e per la caccia si accorcia da 6 a 5 anni;
- La categoria dei “tiratori sportivi” viene ampliata, comprendendo ora anche gli iscritti alle federazioni dei Paesi Ue, quelli iscritti alle sezioni di tiro a segno nazionale e gli appartenenti a alle associazioni sportive dilettantistiche affiliate al Coni;
- L'obbligo di possesso dello status di “tiratori sportivi” per la detenzioni di armi di tipologia A6 e A7 ha valore retroattivo al 13 giugno 2017.
Italia prima nazione a recepire la direttiva Ue 853/2017
Il Belpaese rappresenta così la prima nazione a recepire la direttiva europea 853/2017, che di fatto modifica la direttiva 477/1991.
Il provvedimento interno che ha permesso di recepire, in Italia, la direttiva Ue 853/2017 è stato agognato intensamente dall'attuale vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini. Quest'ultimo, in occasione dell'Hit Show (fiera sulle armi e la caccia a Vicenza), aveva raggiunto un'intesa con la lobby sulle armi da fuoco Comitato Direttiva 477. Un'intesa, come sottolineato dal quotidiano Il Giornale, con cui Salvini si era obbligato a rendere meno rigida la normativa sul possesso delle armi.
La critica di Piergiulio Biatta
I detrattori del decreto legislativo salviniano hanno dichiarato di recente che il Governo ha recepito la direttiva Ue in maniera alquanto ampia. Piergiulio Biatta, presidente dell'osservatorio permanente sulle armi leggere di Brescia, ha affermato ai microfoni di Repubblica che, secondo lui, le recenti modifiche sono frutto "delle pressioni delle lobby delle armi" e che il M5S non avrebbe fatto nulla per ostacolare la Lega, anzi l'avrebbe assecondata.
Correzione (17 Settembre 2018): Il Paragrafo “cosa cambia” é stato successivamente integrato all'articolo per fornire maggiori dettagli sulle novità introdotte dal decreto legislativo 104 del 10 agosto 2018, che la versione precedente dell' articolo non forniva. Ci scusiamo con i lettori.