Ancora un blitz antidroga nel Salento e, ancora una volta, a Gallipoli. Questa mattina infatti i carabinieri della locale stazione hanno eseguito undici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti, accusati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Questa volta si tratta in particolare di cocaina. I dettagli dell'operazione sono stati forniti dagli stessi militari nel corso di una conferenza stampa tenuta presso il comando provinciale dei Carabinieri a Lecce. I provvedimenti restrittivi nei confronti dei soggetti imputati sono stati emessi dal Gip di Lecce che ha accolto la richiesta della Dda del capoluogo salentino.
Metodo del 'drug and drive'
Secondo gli investigatori, il sodalizio era dedito al traffico di cocaina soprattutto nelle zona della movida gallipolina. Già in estate c'erano stati diversi blitz dei militari che avevano sgominato altre bande dedite allo spaccio di sostanze illecite nei dintorni del lido Baia Verde, una zona in del litorale ionico. Già gli stessi inquirenti in quelle occasioni, avevano dichiarato come le operazioni di allora rappresentassero solo l'inizio di una più ampia indagine sul territorio salentino, ormai testa di ponte per il traffico di sostanze stupefacenti. Questa volta, secondo quanto si apprende dal Quotidiano di Puglia, il sodalizio aveva come clienti la gente del posto, e non i turisti.
Si tratta infatti di undici persone di nazionalità sia albanese che italiana. Questi ultimi cedevano la droga con un metodo collaudato, scoperto durante le indagini delle forze dell'ordine e denominato "drug and drive": traducendo letteralmente "droga e guida". Infatti il sodalizio usava cedere lo stupefacente allineando le macchine una vicino all'altra, il costo di una dose si aggirava intorno ai 60 euro.
Il nome dell'operazione, dal titolo "Amici Miei", è riferito proprio alle dosi di cocaina scambiate dal gruppo. Tra gli arrestati ci sarebbe anche un boss della malavita locale.
Gli arrestati sono già conosciuti alle forze dell'Ordine
Tutte le persone arrestate stamani sono già noti ai carabinieri ed alle forze dell'Ordine in generale.
Lo stupefacente, secondo quanto si apprende dagli stessi militari, veniva ceduto a persone di ogni classe sociale e tra i consumatori ci sarebbero anche minori. Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno appurato diverse migliaia di cessioni di stupefacenti, il cui valore ammonterebbe a circa 360 mila euro.