Al funerale del professore universitario Giampiero Todini, a Sassari, i presenti hanno omaggiato il defunto con il saluto romano. A denunciare la gravità dell'accaduto è stata la consigliera comunale di Sassari Lella Careddu, condividendo un video ripreso durante il funerale da uno dei partecipanti. Nel giro di poche ore, il filmato ha fatto il giro dei social, scatenando obiezioni e polemiche. Il figlio del defunto, invece, ha rivendicato il gesto sostenendo che si sia trattato di un ''omaggio'' nei confronti del padre, eseguito su richiesta dello stesso.

Careddu: 'È una prova di forza'

"Mi dicono che sono fissata con il ritorno del fascismo - afferma la consigliera- ma quanto accaduto ieri è la prova che il pericolo esiste''. Già da alcuni mesi, Lella Careddu aveva chiesto espressamente che non si consentisse l'uso di simbologie fasciste nei luoghi pubblici. Un divieto che la celebrazione ha infranto, adagiando sulla bara una bandiera della Repubblica di Salò e omaggiando lo scomparso con il saluto romano. ''È una prova di forza, è il voler rimarcare che ormai tutto è sdoganato" continua la consigliera, promettendo che questa azione ''non resterà impunita''. Forte anche la disapprovazione del presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, il quale ha commentato la vicenda dicendo: ''Sassari e l'intera Sardegna non meritano lo spettacolo offerto da un gruppo di nostalgici.

Manteniamo alta l'attenzione contro qualsiasi forma di fascismo. La storia insegna".

Giampiero Todini e il figlio Luigi

Le esequie hanno dato l'estremo saluto a Giampiero Todini, venuto a mancare tre giorni fa. L'uomo, nel corso della sua vita, ha ricoperto il ruolo di professore universitario nell'ateneo locale e ha ricevuto i titoli onorari di Cavaliere e Commendatore della Repubblica Italiana.

Todini non ha mai nascosto il suo credo politico, così come il figlio, Luigi Todini, tuttora militante di CasaPound, partito di estrema destra. I toni marcatamente fascisti della celebrazione, infatti, sarebbero dovuti al rispetto di una volontà espressa dal padre. ''Mi assumo tutta la responsabilità ma sono sicuro che, al di là delle polemiche, non ci saranno altre conseguenze perché non è stato commesso alcun reato" afferma il figlio, facendo riferimento ad una recente sentenza della Cassazione che consente il saluto romano a titolo commemorativo.

Secondo Luigi, il gesto e l'esibizione in stile militare per il ''camerata Todini'', rientra nella ''visione Politica sua e di suo padre'' e del ''massimo rispetto per i morti''. ''Se morisse un comunista e i suoi compagni volessero salutarlo con le bandiere rosse e il pugno alzato, non troverei nulla di strano'' ha concluso.