Nella serata di ieri, durante una grossa lite avvenuta tra i conviventi Niccolò Patriarchi e la compagna Annalisa L., si è consumato l’omicidio del loro figlio di appena un anno. Ci troviamo a Scarperia, frazione del Mugello non molto distante da Firenze; dove secondo la ricostruzione, il padre Niccolò, in preda a un raptus omicida, ha inseguito con un'arma da taglio la moglie e i figli, un maschio di un anno e una femmina di 7 anni, fino al terrazzo della loro casa. Raggiunta la moglie, che nel frattempo stava allarmando i genitori al telefono, ha sferrato diversi fendenti verso lei e verso i figli, uno dei quali è stato fatale per il figlio più piccolo.

Fortunatamente la richiesta d’aiuto della madre ha evitato ulteriori vittime, sono infatti intervenuti immediatamente i genitori e il fratello della donna, avvertiti dalla chiamata; poco dopo sono arrivate le forze dell’ordine, che hanno arrestato immediatamente l’omicida Niccolò Patriarchi, che non ha opposto resistenza essendo in visibile stato di choc. Purtroppo per il bimbo di un anno non c’è stato nulla da fare, mentre la figlia di sette anni e la madre sono state immediatamente trasportate al pronto soccorso dell’ospedale San Lorenzo, rispettivamente per ‘grave stato di choc’ e ‘ferite alla testa e agli arti superiori’, ma entrambe sono fuori pericolo.

Una famiglia problematica

I due coniugi erano già conosciuti dalle forze dell’ordine, lui, Niccolò Patriarchi aveva 34 anni e faceva il programmatore informatico con alle spalle reati per truffa e frode informatica, lei, Annalisa L.

era anch’essa nota per truffa. I vicini di casa raccontano che le cose non andavano molto bene per loro e si sentivano sempre più spesso dei litigi. I motivi ancora non si conoscono, magari qualche problema economico, qualche divergenza oppure erano diventati semplicemente incompatibili. Proprio in queste ore i carabinieri stanno effettuando le rilevazioni dall’abitazione e sembrerebbe che abbiano già trovato l’arma del delitto, che secondo la ricostruzione dovrebbe essere un'arma da taglio, più precisamente un coltello da cucina.

Per chiarire del tutto la faccenda e per capire cosa abbia spinto l’uomo al raptus omicida, si attende la testimonianza della moglie, attualmente all’ospedale per le ferite ricevute. Nel frattempo il piccolo paese è stato preso dallo sgomento e dal rammarico per l’innocente vita spezzata.