Versace - Michael Kors, c'è l'accordo di vendita per 2 miliardi di dollari, Donatella Versace e la figlia Allegra Versace Beck rimaranno all'interno del gruppo. Benché manchino ancora gli ultimi dettagli, l'affare è quasi scontato e l'annuncio definitivo è atteso per oggi, dopo la calda serata milanese di ieri, in cui sono state firmate le carte. Queste sono le prime info che trapelano dopo il grande giorno in cui è avvenuta la contrattazione per la vendita del marchio italiano che ha fatto la storia della Moda, travalicando lo stivale e arrivando a conquistare il mondo fashion e il jet set più importante.

La vendita dovrebbe essere stata chiusa ad una cifra non spropositata, ma alta abbastanza da scoraggiare i francesi del gruppo Kering e del gruppo LVMH, così come il gruppo Tiffany. La medusa della moda italiana, dunque, cambia abito e indossa quello a stelle e strisce passando alla maison americana Michael Kors, entusiasta per il "big deal".

La medusa di Versace

Celeberrima in tutto il mondo, la medusa più stilosa e lussureggiante della moda mondiale saluta l'Italia per volare oltre oceano. Nella sede Versace di via Borgospesso a Milano, il leit motiv è uno solo e recita: "Questa è un'azienda solida e seria". Versace sarà in buona compagnia nel nuovo continente: poco più di un anno fa, il brand statunitense aveva fatto luxury shopping acquistando un altro marchio simbolo della moda mondiale: Jimmy Choo.

Uno shopping mirato e lungimirante quello di Michael Kors che conosce perfettamente il territorio in cui si muove e conosce molto bene anche la passione delle americane per il luxury brand italiano. John J. Idol, amministratore delegato del brand statunitense, ha aperto il portafoglio fiutando l'affare con una lungimirante strategia che punta all'acquisizione di marchi di lusso per creare un portfolio di fascia alta, tanto desiderato dalla moda americana.

Una strategia che, in prima battuta, non sembra essere piaciuta alla borsa americana: il titolo statunitense, non appena trapelate le news sull'accordo, ha registrato un crollo del 7%, toccando il minimo di 66,99 dollari ad azione, con alcuni spike a meno 9%. Un decremento che dovrebbe trovare soluzione una volta ufficializzata la vendita del marchio italiano.

La storia della griffe

Il marchio Versace, fondato da Gianni Versace nel 1978, riuscì in poco tempo a scalare le vette dell’alta moda in un crescendo di tessuti preziosi e top model, che aveva portato i tre fratelli sulla vetta del fashion mondiale. Assassinato nel la sua abitazione di Miami Beach il 15 luglio 1997, quando la sua nipote preferita Allegra, figlia di Donatella, aveva appena 11 anni, Gianni Versace aveva lasciato un vero e proprio impero agli eredi.

Alla sua morte, il controllo è passato ai due fratelli rimasti, Donatella e Santo, e alla nipote Allegra Versace Beck, che hanno saputo mantenere il marchio sulla cresta dell’onda dell’alta moda mondiale, non senza qualche ostacolo.

Dal 2014, il marchio italiano era per l’80% di proprietà dei Versace e per il restante 20% amministrato dal fondo Blackstone.

All’epoca, era stato valutato 1 miliardo di euro.Tra Gianni Versace and Family e Michale Kors sembra passare una differenza abissale, eppure nulla ha impedito un matrimonio finanziariamente blasonato come quello che si è “celebrato” ieri a Milano, nella sede della griffe italiana. Per i puristi del marchio, tutte le rassicurazioni del caso, compresa la presenza di Donatella Versace anche nella nuova gestione e della figlia Allegra Versace Beck.

Chi è Michael Kors

Americano, 59 anni, un self made man. Ha fondato il suo marchio da stilista-imprenditore fino a sbarcare in borsa nel 2017. Il suo grande pregio è cavalcare magistralmente il concetto di "lusso accessibile" anche detto "lusso aspirazionale", ossia quello che rende possibile acquistare una "borsa firmata" del valore compreso tra i 200 e i 400 euro in una boutique di lusso, dallo stile tipico di livello estremamente più alto.

Testimonial pubblicitarie tra le più ambite del momento, campagne di marketing sapientemente disegnate sul consumatore come un vestito d'alta moda fatto su misura, il "one man fashion show" ha puntato adesso sulla medusa italiana per raggiungere il top. Lui dice di amare la mamma, il pop e YSL. Qualche cosa in comune con l'Italia, qualche cosa no. Rimane la speranza che, anche da oltre oceano, la medusa dorata della maison italiana continui a luccicare in fondo al mare per far nascere, ogni volta che una donna indossi nuovamente un capo Versace, una nuova Venere dalla spuma del mare.