È durata meno di 24 ore la latitanza del responsabile dell’aggressione nei confronti di una studentessa di origini asiatiche, avvenuta nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 settembre a Firenze. La 21enne, che si stava recando a casa di un’amica, è stata fermata da uno sconosciuto, picchiata brutalmente con pugni in faccia, trascinata per i capelli e poi stuprata in via di Varlungo, su di una passerella pedonale sotto il viadotto Marco Polo, nella periferia sud della città. La giovane, proveniente dalla Mongolia, ha vissuto attimi di terrore, fino a quando il bruto, forse spaventato da un rumore, l’ha lasciata ed è scappato via su di una bicicletta.

Ma nella concitazione di quei momenti, lo stupratore ha perso un marsupio, che conteneva anche i suoi documenti: a quel punto è stato facile per la polizia identificarlo.

L’aggressore sarebbe un rumeno senza fissa dimora con dei precedenti penali

Il responsabile delle violenze sarebbe Arnaut Mustafa, di 25 anni. Si tratta di un rumeno senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti penali: in passato è stato accusato di furti, risse e violenza privata. Subito è partita una caccia all’uomo che si è rivelata meno complicata del previsto: il presunto stupratore è stato trovato in uno stabile abbandonato, lungo le rive dell’Arno, poco distante dal luogo dell’aggressione alla studentessa.

Dormiva su un materasso lercio, con ancora addosso i vestiti sporchi di sangue, probabilmente quello della vittima.

Il presunto stupratore è stato portato nel carcere di Sollicciano; ora dovrà rispondere delle accuse di violenza carnale, lesioni aggravate e tentata rapina. Agli agenti della squadra mobile di Firenze, che lo hanno catturato, ha ripetuto di essere innocente, ma le prove a suo carico sembrano essere schiaccianti.

Anche la vittima avrebbe riconosciuto il suo aguzzino attraverso le foto segnaletiche

Anche la vittima, che subito dopo la violenza ha avuto la forze di prendere il telefonino e chiamare il numero di emergenza della polizia, avrebbe riconosciuto lo stupratore attraverso una foto segnaletica mostratale dagli agenti. La giovane è ricoverata presso l’ospedale di Ponte a Niccheri, dove è stata portata, ancora in lacrime e sotto choc, subito dopo la violenza: i medici dicono che le lesioni guariranno in 15 giorni.

Nel frattempo sono stati avvisati anche i suoi genitori, che contano di raggiungerla a Firenze per sostenerla da vicino in questi momenti difficili.

Nel frattempo le indagini non si fermano: gli inquirenti vogliono capire se il 25enne rumeno sia responsabile anche di un’altra aggressione avvenuta nella stessa zona lo scorso 23 giugno. In quel caso, una 36enne proveniente dal Giappone fu assalita alle cinque di mattina mentre faceva jogging in un parco poco distante dal viadotto di via di Varlungo: troppi particolari tra i due episodi sarebbero simili e porterebbero a pensare ad un maniaco seriale.